Upr, conferenza stampa: Il punto della situazione. Resoconto

Upr, conferenza stampa: Il punto della situazione. Resoconto

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
 
UPR vuole dopo gli ultimi mesi di attività fare il punto su quanto realizzato e tracciare le linee di azione per il prossimo futuro.
 
Progetti di legge: UPR ha presentato nelle scorse settimane 3 progetti di legge in 3 specifiche aree tematiche:
 
1.    Settore finanziario: progetto di legge per nomina vertici AIF da Consiglio Grande e Generale;
2.    Settore Sanitario – previdenziale: istituzione di un consiglio di amministrazione per la gestione ISS;
3.    Sicurezza: modifica codice di procedura penale per utilizzo armi in condizioni di legittima difesa.
 
UPR ha inoltre nei mesi scorsi presentato diverse interpellanze su argomenti rilevanti come:
a.    Settore medico, disdetta contratti ISS;
b.    Ordine pubblico: informazioni su attività di prevenzione del terrorismo internazionale e impianti di video sorveglianza;
c.     Attività PA: centrale del latte
d.    Economia: SMAC Card.
 
UPR h sostenuto ordini del giorno su argomenti rilevanti discussi in Consiglio Grande e Generale come:
     I.     Unione Europa – sessione consiliare di gennaio 2015;
  II.     Delibera finale Commissione di inchiesta CARISP.
 
IL FUTURO
 
UPR continuerà con impegno la propria attività istituzionale in seno al Consiglio Grande e Generale, ma vogliamo anche intensificare la nostra azione politica.
Nuovi dirigenti significa anche impegno a lanciare proposte politiche innovative che possano raccogliere e rappresentare le esigenze dei cittadini.
Governo e maggioranza sono in un evidente stato di empasse: la verifica è aperta praticamente da dicembre e ancora non è dato sapere cosa accadrà.
Ci sono argomenti rilevanti aperti nell’agenda del governo gestiti, a nostro modo di vedere, con molta incertezza come:
•       Rilancio economia;
•       Prospettive settore finanziario;
•       Riforme strutturali;
•       Sicurezza e ordine pubblico con dossier Gentili;
•       Vicenda Centrale del latte.
E’ evidente come la legge elettorale e altri meccanismi istituzionali sono gli elementi che tengono unito governo e maggioranza.
Ma mentre l’incertezza e l’aleatorietà si mantiene trascorrono le settimane, i mesi e ormai siamo a marzo senza che fatti di rilievo avvengano.
Ci pare evidente che l’esperienza politica della coalizione San Marino Bene Comune sia al capolinea, così come le coalizioni che si sono presentate alle elezioni politiche del novembre 2012 così come si sono presentate non sono competitive per una possibile vittoria alle prossime elezioni.
Servono idee, progetti e proposte politiche. UPR decide di metterci la faccia, aprendo una fase politica nuova con l’OFFICINA DEL CAMBIAMENTO.
Noi vogliamo da oggi aumentare gli sforzi affinché si possa costruire una proposta politica nuova, distinguibile e ricca di contenuti.
Ci sono elementi programmatici per noi prioritari su i quali presenteremo delle proposte e intendiamo valutare la reazione di altri movimenti politici.
UPR non ha rendite di posizione da difendere, riteniamo sia giunto il momento di rischiare poiché i cittadini chiedono delle scelte, persone in grado di metterci la faccia a portare avanti con determinazioni progetti e proposte – dialogando con i cittadini e la società.
Obbiettivo – sicuramente ambizioso – è di costruire un nuovo modello di stato pronto a raccogliere le sfide che ci attendono, la prima il negoziato con l’Unione Europa.
Ci sono in questa fase troppi tatticismi, se si intende costruire un percorso nuovo in linea con la legge elettorale e in grado di risolvere i tanti – troppi nodi irrisolti – occorre focalizzare una linea di azione e concentrarsi sul confronto su i progetti.
L’OFFICINA DEL CAMBIAMENTO nasce con questo scopo: aprire un cantiere progettuale, di idee in cui si possa discutere e lanciare questo percorso che dovrà necessariamente essere condiviso con altri movimenti politici. Per raggiungere questo obbiettivo pensiamo sarà da ripensare la stessa struttura che ha avuto il nostro movimento fino a oggi.
UPR compie 4 anni il 4 marzo 2015, non abbiamo tradizione o blasone da difendere e pensiamo che la politica debba rappresentare prima i cittadini e le loro aspirazioni e non essere autoreferenziale o tutelare se stessa.
Non abbiamo in sintesi un tetto da difendere, ma stiamo costruendo un’agenda di argomenti su cui misurare affinità, comunanza di idee per valutare se vi sarà la volontà percorsi comuni.
Partendo in primis dal Partito Socialista che nel prossimo week end nominerà la nuova dirigenza e varerà la nuova linea politica. Ci sono stati riflessioni comuni e interessanti in questi mesi anche con il PSD su temi rilevanti come Europa o i recenti esiti della Commissione d’Inchiesta CARISP. Con la coalizione Cittadinanza Attiva abbiamo condiviso azioni politiche su temi forti dell’agenda politica come riforma fiscale, legge sull’editoria, ente poste, riforma settore finanziario, legge di bilancio. Con la DC ci sono state convergenze sulla legge di riforma delle Giunte di Castello e più recentemente sul dibattito su i diritti civili. Con AP abbiamo riscontrato convergenze su alcuni temi legati all’ordine pubblico. Anche con lo stesso movimento civico Rete, probabilmente la forza politica più distante da UPR abbiamo riscontrato spesso convergenze su argomenti e iniziative istituzionali.
Ora riteniamo sia giunto il momento di UPR di compiere un ulteriore step in termini di contenuto, proposta politica.
OFFICINA DEL CAMBIAMENTO serve a questo, lasciare le tradizionali geografie della politica o le linee cardinali classiche dell’atlante geografico come sinistra – centro – destra per lavorare a un progetto vicino alle esigenze della gente.
L’era del web, dei social network ha cambiato e sta cambiando il modo di intendere e fare politica. La recessione economica è un ulteriore fattore che sta accelerando questa situazione unita alle sfide culturali globali che non lasciano San Marino immune da quanto accade ai margini dei nostri confini.
Vogliamo metterci in gioco in prima persona per vedere chi e in che termini avrà il coraggio di scrivere l’agenda politica per la prossima legislatura e chi ha la capacità di leggere il cambiamento e la voglia di novità chiesta dai cittadini.
Il tutto poi si può declinare in tante forme, colori aggettivi, c’è però l’esigenza di attivare un percorso che porti alla definizione di un “master plan” per il futuro del Paese.
Un “master plan” che dovrà essere:
•       Innovativo;
•       Originale;
•       Concreto;
•       Comprensibile;
•       Costruito da sammarinesi per i sammarinesi.
Questo è quanto non UPR – ma le donne e uomini del nostro movimento faranno nelle prossime settimane lavorando nell’OFFICINA DEL CAMBIAMENTO.
 
LE PROPOSTE DI OGGI
Sicurezza
UPR apprezza lo sforzo del Governo nel settore dell’ordine pubblico ma non è sufficiente rafforzare pattuglie e servizi, serve un piano, risorse umane e economiche aggiuntive.
UPR torna a chiedere di reperire risorse finanziarie aggiuntive, almeno 700.000 euro da dedicare all’ordine pubblico, realizzando la centrale unica interforze, potenziando le risorse tecnologiche degli agenti.
UPR chiede di utilizzare anche i corpi militari per coadiuvare le forze di polizia per il presidio del territorio e confini – valutando se necessario il reclutamento di nuovi agenti.
I cittadini chiedono più sicurezza e questa non si garantisce suggerendo di installare impianti di allarme o potenziando per qualche giorno le pattuglie.
I dati sulla criminalità nelle zone confinanti alla Repubblica di San Marino mostrano con evidenza come si debbano elaborare nuove strategie per la prevenzione e contrasto dei reati affinché si possa entro il 2017 ridurre a zero i furti in Repubblica.
C’è collaborazione e cooperazione con le autorità italiane è questo è un fattore positivo, ma è necessario che con determinazione il territorio sia presidiato con risorse umane adeguate e idonee stanziamenti economici.
Non si risparmia sulla sicurezza, non si combatte con un fenomeno strutturale con azioni estemporanee.
 
Commissione di inchiesta CARISP
UPR auspica che con la trasmissione alla magistratura si verifichino se vi sono stati profili di responsabilità – anche fra protagonisti secondari della relazione della Commissione di inchiesta.
UPR nello spirito delle parole del dispositivo finale della commissione chiede altresì che si proceda alla nomina del Direttore e Vice Direttore AIF e che il progetto di riforma di Banca Centrale da noi redatto prosegua la via legislativa arrivando in Commissione Finanze per aprire un confronto con tutte le forze politiche e capire se c’è la volontà di apportare i necessari cambiamenti anche dopo gli esiti della Commissione.
UPR chiede anche di conoscere come il Governo intende affrontare le criticità espresse dal FMI sul dossier CARISP espresse in occasione dell’ultima missione a San Marino.

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