UpR: considerazione sulla nostra idea di sovranità

UpR: considerazione sulla nostra idea di sovranità

COMUNICATO STAMPA
Il 3 settembre è la festa della fondazione della nostra Repubblica e, in questa occasione, Unione per la Repubblica intende fare qualche considerazione sulla nostra idea di sovranità.
In questi anni, a nostro giudizio, si sta smarrendo il concetto di sovranità ed autonomia nelle nomine che Governo e Consiglio Grande e Generale deliberano in organismi istituzionali, posizioni apicali dell’Amministrazione, enti o aziende controllate dallo Stato.
Per memoria ricordiamo i settori la cui guida è affidata a cittadini stranieri:
•    sanità;
•    università;
•    giustizia;
•    sicurezza e ordine pubblico;
•    banche e finanza;
•    giochi della sorte;
•    energia;
•    informazione.
A questi aggiungiamo le decine di consulenti che, a vario titolo, sono utilizzati dal Governo per supporto tecnico, predisporre testi legislativi e chiedere pareri.
UPR ritiene che il grado di sovranità di uno Stato si misuri anche da questo indice, ossia dalla capacità di avere una classe dirigente sammarinese con la capacità di guidare il Paese.
Ci si passi il paragone calcistico di stretta attualità.
A San Marino abbiamo una situazione non molto dissimile da quella denunciata dal Presidente della Federazione Giuoco Calcio italiana e dall’allenatore della nazionale di calcio italiana in cui vedono nelle squadre una predominanza di giocatori stranieri.
In occasione della festa della Repubblica lanciamo una sfida.
Non è possibile iniziare in modo sistematico a utilizzare cittadini sammarinesi per le nomine importanti della nostra Repubblica?
Perché Governo e maggioranza si ostinano nella politica miope di lasciare sempre i sammarinesi ai margini?
Hanno paura di qualcosa?
Strano ma vero una delle poche autorità a guida 100% sammarinese, l’Agenzia di Informazione Finanziaria (AIF), ha i vertici scaduti dall’ottobre 2013.
Si parla di antiriciclaggio, tema caro al Governo, pensiamo. Stranamente la nomina è bloccata, oscuri i motivi. Il Governo sta pensando anche qui a un nuova scelta “estera”?
Altro aspetto, la sicurezza.
Non è più accettabile che la sicurezza dei beni dei sammarinesi sia a rischio. Mentre si parla di questione morale i malviventi continuano tranquillamente a frequentare le abitazioni e le aziende rimanendo impuniti.
Il Governo si affida alle statistiche, come gli allenatori nel pallone, per mascherare la propria inerzia e distanza da un tema che evidentemente non appassiona il Congresso di Stato.
La gente continua con i rimedi fai da te sperando di non essere visitata dai ladri.  
UPR chiede interventi decisi con inasprimento delle pene, aumento della sorveglianza anche con strumenti tecnici innovativi (droni e video sorveglianza). Inoltre sottolineiamo che non è un grande segnale per uno Stato lasciare sistematicamente sguarniti i confini principali dalle 20.00 alla mattina alle 8.00, orari durante i quali chiunque può attraversare indisturbato i confini, magari fuggendo con la refurtiva frutto di qualche visita in appartamenti o aziende sammarinesi.
La festa della Repubblica deve essere caratterizzata anche da elementi concreti e UPR intende manifestare con forza il proprio pensiero affinché la sovranità della Repubblica, celebrata in questa rilevante ricorrenza, sia declinata in atti concreti.
UNIONE PER LA REPUBBLICA
San Marino, 2 settembre 2014
 
Unione per la Repubblica
 

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