COMUNICATO STAMPA
Lo scorso 9 luglio il Congresso di Stato ha adottato una delibera di autorizzazione di spesa per la consulenza in favore della Rothschild Spa. Sin dal sorgere delle prime polemiche il Governo ha smorzato ogni critica e o preoccupazione. Il Segretario alle Finanze ha definito, infatti, l’intervento come: “un innesto di nuova linfa per un sistema oggi asfittico”. Il suo solerte capo di Dipartimento si e’ poi affrettato ad aggiungere che si è trattato solo di “una iniziativa che deriva dalla finanziaria”. Se prendessimo per oro colato queste parole dovremmo quindi dire: tutto bene! Purtroppo non è così. La delibera – 300 mila euro che lo Stato verserà’ alla società – e’ stata adottata dalla speranza del Governo di ottenere quei finanziamenti internazionali fino ad oggi negati. Ma, oltre a questo, la delibera é la logica conseguenza di chi non sa più come tamponare i conti pubblici. La consulenza é stata inoltre adottata “alla chetichella” – nella seduta del 9 luglio – in aperta crisi di governo: scelta oltremodo discutibile ed ai limiti dell’accettabilità. I compiti assegnati alla società per individuare una strategia di “sicurezza” per il sistema bancario si accavallano insensatamente con la missione istituzionale ed il lavoro quotidiano di Banca Centrale. La tempistica e la motivazione che hanno portato il governo (peraltro caduto!) ad approvare la delibera, non possono che essere giustificate in ragione di una situazione grave della finanza pubblica. E che la situazione sia grave lo confermano i pochi, anzi pochissimi, dati emessi dall’amministrazione sull’andamento della finanza pubblica: a partire da quello relativo alla liquidità’ dello Stato. Con questo atto si sceglie appositamente di rinviare la risoluzione di un problema strutturale. Un amministratore serio avrebbe dovuto proporre – prima di tutto – un percorso serio su come riavvicinare la spesa pubblica alle reali capacità’ delle entrate che – nell’ultimo quadriennio – sono drasticamente diminuite. Ma per il Governo tutto questo è un optional.
UNIONE PER LA REPUBBLICA (UPR)
San Marino, 4 novembre 2012