Upr: la malagestione del servizio rottaneve

Upr: la malagestione del servizio rottaneve

“AAA cercasi Protezione Civile”
 
Continua a imperversare la fitta nevicata su San Marino e le polemiche non si placano per la mala gestione dell’emergenza.
L’Unione per la Repubblica ha già presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sulle ragioni dei numerosi ed evidenti disservizi che hanno caratterizzato queste giornate.
A febbraio a San Marino solitamente nevica.
Non si tratta di un’eccezione, come in altre realtà’.
I “nevoni di Sant’Agata”, non a caso,  appartengono alla classica tradizione sammarinese.
In un Paese moderno, sviluppato e con un’economia dinamica chi ha la responsabilità della gestione della cosa pubblica ha il compito di attuare tutte le misure per fare in modo che i cittadini e l’economia di un Paese possano – anche in condizioni climatiche avverse – avere un adeguato livello di sicurezza.
San Marino nel 2012 non è purtroppo così.
Uffici Pubblici chiusi già da due giorni, scuole chiuse da tre e un week end in salita mostrano come lo Stato ha inteso rispondere a questa emergenza.
Strade secondarie praticamente chiuse da giorni, black out nella gestione delle informazioni.
E’ evidente che molte cose non hanno funzionato.
Un’emergenza ampiamente prevista che pero’ non ha trovato risposte adeguate.
La Legge 27 gennaio 2006 n.21, che ha istituito il Servizio di Protezione Civile, è rimasta in questi anni lettera morta.
In sei anni non si è fatto alcun atto concreto per organizzare un servizio e coordinamento che – in caso di crisi – potessero intervenire.
L’unico atto fatto è stato spostare la delega politica dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni alla Segreteria di Stato per il Territorio.
E’ evidente che la Protezione Civile – come struttura organizzativa – non esiste.
Così come è evidente l’inadeguata organizzazione del servizio rotta neve svolto dall’AASP.
L”UPR intende rivolgere un pubblico ringraziamento a tutte le persone impegnate a vario titolo nel servizio e alle forze dell’ordine, che pur in mancanza di coordinamento e di protocolli operativi, hanno fatto e stanno facendo del loro meglio per aiutare la cittadinanza.
Vi sono responsabilità che non possono essere sottaciute.
La sottovalutazione dei fenomeni ha provocato gravi danni economici al Paese che – passata l’emergenza – andranno quantificati.
Chi pagherà però tutto questo?
L’UPR, nei prossimi giorni, si farà portatrice di una serie d’iniziative per appurare la realtà dei fatti.
L’UPR chiede anche al Governo di tornare sulla terra e di ammettere gli errori e l’incapacità di gestire gli eventi.
Non si può continuare a lasciare i sammarinesi esposti a rischi evidenti in assenza di una struttura di prevenzione, coordinamento e intervento di protezione civile.
La sovranità di uno Stato si misura anche dalla capacità di reazione ad eventi eccezionali con le proprie risorse.
Alla vigilia di un’importante festività istituzionale, l’Unione Per la Repubblica rimarca come i cittadini stanno dimostrando di fronte ad un evento climatologico eccezionale forti capacità di reazione e dinamismo.
Capacità che il Governo ha smarrito da tempo e in questa infausta occasione ha di nuovo confermato. 
San Marino, 4 febbraio 2012                         
Unione Per la Repubblica (UPR)
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