UPR non dara’ indicazioni di voto per i 4 quesiti referendari. UPR

UPR non dara’ indicazioni di voto per i 4 quesiti referendari. UPR

COMUNICATO STAMPA

Ieri sera (10 maggio 2016, ndr) si è riunita con una numerosa partecipazione l’assemblea di Unione per la Repubblica in cui si è fatto il punto dell’ultima sessione consiliare e fatto alcune riflessioni sulle vicende di attualità e sull’appuntamento referendario del prossimo 15 maggio 2016. 

UPR non darà indicazioni di voto per i 4 quesiti referendari.

UPR torna però a chiedere ai cittadini di esprimere, attraverso il voto, la propria opinione sui temi quali:  variante Piano Regolatore Generale, quorum referendum, tetto stipendi, riduzione preferenze e restituzione preferenza agli elettori esteri. La scelta che i cittadini faranno domenica avrà conseguenze dirette sull’economia, sulla  società e sulla politica. 

L’Assemblea ha anche esaminato i recenti avvenimenti di attualità in particolare l’episodio di furto con una cittadina tenuta in ostaggio e minacciata dai malviventi con un coltello. UPR è stupita che un fatto di tale gravità sia stato completamente taciuto e non ci siano state reazioni ne da parte del Governo  ne dalle Autorità.

Unione per la Repubblica da tempo chiede un rafforzamento di tutte le misure atte ad aumentare la sicurezza in territorio e scoraggiare furti nelle attività economiche e nelle abitazioni. UPR chiede di rafforzare i servizi di prevenzione sul territorio. Sono necessari più uomini, dotandoli anche di risorse tecnologiche e logistiche adeguate per aumentare la sicurezza degli operatori ed aumentare anche l’efficacia degli interventi. UPR ha sostenuto anche un articolo nella Legge Finanziaria 2016 e a 6 mesi dall’approvazione non abbiamo ancora visto nuovi agenti in strada, e neppure nuovi mezzi per le Forze dell’Ordine.

Nicola Selva – Coordinatore UPR: “E’ evidente che visto l’approssimarsi della stagione estiva, periodo nel quale aumentano solitamente questo genere di reati, ci sono state poche o nessune novità sul fronte della sicurezza. Mentre ovunque stanno aumentando le misure di sicurezza e servizi di prevenzione anche in ottica anti terrorismo, a San Marino ci si è paralizzati in attesa non si sa di quale evento. Per UPR la sicurezza dei cittadini e degli operatori delle Forze dell’Ordine è un fattore strategico in ogni scenario di sviluppo del Paese. Mi dispiace che mentre sta divampando una battaglia sul modello di sviluppo del Paese ci si sia completamente dimenticati del tema sicurezza e ordine pubblico. La riforma dei regolamenti dei Corpi di Polizia non esiste. Non è ancora stata definita la normativa per il coordinatore del Dipartimento di Polizia. La centrale unica è ancora un progetto. Gli agenti operativi sono tuttora in numero insufficiente, così come le dotazioni logistiche dei corpi sono obsolete e gli investimenti promessi attualmente non si sono concretizzati in nulla. La gente chiede sicurezza, ora! I cittadini vogliono un territorio presidiato e tutelato e non ritrovarsi con malviventi che sotto la minaccia di coltelli razziano il contenuto della propria abitazione. Servono interventi urgenti, concreti e definitivi e non le solite parole o i soliti annunci. C’è in gioco l’incolumità dei cittadini e degli operatori delle Forze dell’Ordine e sono necessari interventi che richiedono pianificazione, lungimiranza e soprattutto determinazione per fare capire ai malviventi che San Marino non è un grande centro commerciale a cielo aperto in cui si può entrare, rubare e fuggire indisturbati sfruttando il confine con l’Italia.”

Unione per la Repubblica

San Marino, 11 maggio 2016

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