QUALE RICCHEZZA PER SAN MARINO
MAURIZIO SIMONCINI (AeL in lista UPR)
Leggo in questi ultimi giorni richiami strillati e affannati tutti tesi a vendere il miglior modello di un nuovo San Marino produttore di ricchezza. Ricchezza fatta di superturismo, vie del lusso, ambasciatori che diventano agenti di commercio, eccellenze sparse e variegate, grandi attrattive e chi più ne ha più ne metta. Tutto bene, per carità. Gli sciagurati numeri lasciati dal governo uscente, se non gridare vendetta, almeno reclamano un anelito di rinnovamento e – finalmente – di crescita, insomma uno scatto in avanti rispetto ai deprimenti passi indietro.
Una riflessione va però fatta. Non facciamoci catturare e stordire dall’ubriacatura da PIL, ma cerchiamo di mantenere quel minimo di lucidità e di equilibrio per essere ben coscienti e consapevoli che senza una corretta coniugazione tra un riconquistato benessere materiale e una crescita culturale e personale di tutti si va poco lontano. Anzi, si torna indietro alla “Sammarino da bere” dei nostri anni 80-90, che – ahinoi – non pochi sfasci ha comportato.
Nessuna “rivoluzione culturale”, per carità. Ma ai beneamati concittadini – e per primi ai ns. giovani – cerchiamo di trasmettere il messaggio in positivo che non ci si forma come persone soltanto con una bmw messa sotto le chiappe al compimento dei diciott’anni, ma studiando e sacrificandosi; che, nella vita, i valori non sono solo quelli “bollati” o ad alto rendimento, ma, soprattutto, quelli legati al rispetto, all’onestà e alla tolleranza; che non si vive solo di chiacchiere al bar o in discoteca, ma anche discutendo non solo di sport/donne/motori, ma pure di libri, cinema, arte e, perché no, di politica, quella politica intesa non come scorciatoia professionale, ma come arte e sintesi della convivenza civile.
Questo, per noi di UPR, è il nuovo modello di sviluppo che auspichiamo e che vogliamo. Di sicuro, assieme agli altri amici di Intesa per il Paese, ci metteremo un impegno “feroce” per perseguirlo e, quindi, per offrire a tutti, ma soprattutto alle generazioni più giovani, non solo scuola e università finalmente in linea con le attese, ma anche biblioteche, spazi aperti e centri sociali dove poter stare assieme, programmare liberamente e vivere il proprio tempo in maniera costruttiva, convinti come siamo che solo così si crea la vera “ricchezza” stabile e costante per il futuro di San Marino.
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