La situazione di emergenza idrica riporta di attualità l’esigenza di un piano generale per rendere autonoma la Repubblica di San Marino dal punto di vista idrico – energetico e dei rifiuti.
La carenza di precipitazioni, non è un fattore sul quale l’uomo può avere una influenza diretta, ci sono però aspetti sui quali un paese deve dare delle risposte.
L’Unione Per la Repubblica ha da tempo manifestato l’esigenza di raggiungere una ragionevole autonomia sulle forniture idriche, energetiche e gestione dei rifiuti.
Stiamo scontando anni di politiche non adeguate, senza progetti strutturali e investimenti.
Accade così che per l’acqua, i progetti presentati nel 2009 dall’AASS sono rimasti lettera morta.
Dichiarazioni sulla stampa, polemiche ma di fatti concreti nulla.
L’invaso – da realizzare in territorio – rimane un’idea.
Nonostante gli sforzi dell’AASS, la missione è quasi impossibile.
UPR ricorda che la Repubblica di San Marino continua a utilizzare il bacino del Torello che insieme alle risorse attinte dalla diga di Ridracoli e da Hera S.p.A. costituiscono circa l’85 – 90% dell’acqua impiegata in territorio.
E’ evidente che urgono soluzioni definitive.
L’uomo non può influenzare il clima ma può ottimizzare i cicli nella gestione delle risorse.
L’Unione Per la Repubblica inserira’ nel programma elettorale un progetto per il raggiungimento dell’autonomia idrica, anche attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo dell’acqua.
Ci sono interventi chiari, con progetti definiti, che a parere dell’UPR vanno realizzati in tempi celeri con adeguati stanziamenti.
Uno Stato evoluto che intende attrarre investimenti non può permettersi di avere delle lacune nella gestione delle infrastrutture con una mancanza di progetti di lungo respiro.
Anche l’energia e la gestione dei rifiuti scontano la mancanza di politiche di lungo termine.
UPR è convinta che San Marino deve e può raggiungere l’autonomia in campo idrico – energetico e dei rifiuti.
Ci sono le soluzioni tecniche e progettuali per farlo e le risorse economiche investite – anche con joint venture con soggetti privati avranno ritorni in termini di sovranità, rispetto dell’ambiente e economicità di gestione.
UPR lavorerà per raggiungere questo obiettivo senza attendere un’altra estate senz’acqua.
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