USA, RAPPORTO SUI PAESI CHE RISPETTANO I DIRITTI UMANI

USA, RAPPORTO SUI PAESI CHE RISPETTANO I DIRITTI UMANI

E’ stato reso noto il rapporto annuale del Dipartimento di Stato statunitense, che presenta il punto della situazione sul rispetto dei diritti umani nel mondo.

Gli Usa hanno fortemente criticato vari Paesi, come Pakistan, Cuba, Iran, Afghanistan, Corea del Nord, Sudan, Nepal, Zimbabwe e Siria, nonché la Russia per la dilagante corruzione del governo, mentre nulla è stato detto con riferimento alle elezioni politiche russe dei giorni scorsi, con cui è stata proclamata la vittoria di Dmitry Medvedev, già criticate dagli osservatori occidentali.

Nel rapporto Usa tra gli Stati con il minor rispetto dei diritti umani non è stata inserta la Cina, rispetto alla quale sono stati evidenziati deboli segnali di progresso, accanto al permanere di gravi casi di tortura, lavoro forzato, etc.

Lascia increduli che una tale relazione critica possa essere elaborata da un Paese, come gli Usa, in cui il governo Bush ha sospeso l’”habeas corpus” e in cui sono recentemente trapelate notizie di utilizzo della tortura (ad esempio, il c.d. “waterboarding”) o dei voli segreti di detenuti presunti terroristi.

Intanto, la Cina ha chiesto ad associazioni umanitarie e ai Paesi stranieri che parteciperanno ai Giochi Olimpici 2008 di non sfruttare questo evento sportivo per influenzare la politica cinese.

Nei mesi scorsi in diversi casi si sono registrate incomprensioni con Pechino (il rifiuto della propria partecipazione da parte di Steven Spielberg per la questione del Darfur, le manifestazioni dei tibetani, la rinuncia a concorrere di Haile Gebrselassie per l’eccessivo inquinamento).

Con riferimento alla politica statunitense, è di ieri la notizia che l’ammiraglio William Fallon ha dato le dimissioni dalla guida dell’esercito Usa in Iraq, dopo la pubblicazione di un articolo di giornale, in cui aveva messo in luce il disaccordo con il presidente statunitense George W. Bush sulla gestione politica della guerra irachena.

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