Usa sequestrano aereo presidenziale di Maduro. Velivolo registrato a San Marino

Usa sequestrano aereo presidenziale di Maduro. Velivolo registrato a San Marino

Rassegna stampa – “Utilizzato dal presidente venezuelano in violazione delle leggi statunitensi sulle esportazioni e sulle sanzioni”.

Nella vicenda dell’aereo sequestrato al controverso presidente del Venezuela Nicolas Maduro da parte degli Stati Uniti, che verso quel paese hanno un embargo scattato già con l’amministrazione Trump, spunta anche il nome di San Marino. Il velivolo, infatti, è registrato sul Titano. La notizia ha fatto inevitabilmente il giro del mondo. L’aereo, un Dassault Falcon 900 (T7-ESPRT), è stato sequestrato lunedì dalle autorità statunitensi. A dare notizia del sequestro, con un comunicato ufficiale, il Dipartimento di giustizia statunitense. “Il Dipartimento di Giustizia ha annunciato oggi (lunedì 2 settembre, ndr.) il sequestro di un velivolo Dassault Falcon 900EX posseduto e gestito a beneficio di Nicolás Maduro Moros e di persone a lui affiliate in Venezuela. Il velivolo è stato sequestrato nella Repubblica Dominicana e trasferito al Distretto Meridionale della Florida su richiesta degli Stati Uniti sulla base di violazioni delle leggi statunitensi sul controllo delle esportazioni e sulle sanzioni”.

Il Dipartimento di giustizia americano prosegue nella sua nota spiegando che “Secondo l’indagine statunitense, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, persone affiliate a Maduro avrebbero utilizzato una società fittizia con sede nei Caraibi per nascondere il loro coinvolgimento nell’acquisto illegale dell’aereo Dassault Falcon 900EX (che all’epoca era valutato circa 13 milioni di dollari) da una società con sede nel distretto meridiona- le della Florida. L’aereo è stato poi esportato illegalmente dagli Stati Uniti al Venezuela attraverso i Caraibi nell’aprile 2023. Da maggio 2023, il Dassault Falcon, con numero di coda T7-ESPRT, ha volato quasi esclusivamente da e verso una base militare in Venezuela ed è stato utilizzato a beneficio di Maduro e dei suoi rappresentanti, anche per trasportare Maduro in visita in altri paesi”.

La nota ufficiale del Dipartimento di giustizia Usa prosegue riportando le parole del sottosegretario per l’applicazione delle leggi sulle esportazioni Matthew S. Axelrod del Dipartimento del Commercio: “Che questo sequestro trasmetta un messaggio chiaro: gli aerei acquisiti illegalmente dagli Stati Uniti a beneficio di funzionari venezuelani sanzionati non possono semplicemente vola- re via verso il tramonto. Non importa quanto sia lussuoso il jet privato o quanto siano potenti i funzionari: lavoreremo senza sosta con i nostri partner qui e in tutto il mondo per identificare e restituire qualsiasi aereo illegalmente contrabbandato fuori dagli Stati Uniti”. Dello stesso tenore le parole del Procuratore Generale Merrick B. Garland: “Il Dipartimento continuerà a perseguire coloro che violano le nostre sanzioni e i controlli sulle esportazioni per impedire loro di utilizzare risorse americane per minare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.

La notizia è stata dunque rilanciata dai mezzi di informazione di tutto il mondo, dal Woshington Post ad EuroNews ad Associated press. Da quest’ultima arriva la notizia che il velivolo, immatricolato appunto a San Marino, apparteneva in precedenza alla compagnia Six G Aviation, un broker con sede in Florida. Secondo un sito specializzato aeroflap.com.br, che rilancia a sua volta la notizia, “È interessante notare che il jet exe- cutive è registrato a San Marino (T7), una manovra generalmente utilizzata dai paesi soggetti a sanzioni per poter acquistare o noleggiare aerei senza embargo”, scrive il sito.

L’acquisto dell’aereo presidenziale venezuelano, definito dai media “Air force one venezuelano”, per le autorità americane è dunque avvenuto in violazione delle norme e aggirando l’embargo statunitense. Intanto in una nota il governo venezuelanto “denuncia davanti alla comunità internazionale che, ancora una volta, le autorità degli Stati Uniti d’America, reiterando una pratica criminale che non può essere classificata diversamente che come pirateria, hanno confiscato illegalmente un aereo utilizzato da il Presidente della Repubblica, giustificato dalle misure coercitive che impone unilateralmente e illegalmente in tutto il mondo” e parla di un sequestro attuato “ignorando il diritto internazionale, cerca di stabilire la legge del più forte, creare regole che si adattino ai suoi interessi e applicarle nella totale impunità”.

Facile prevedere che il sequestro dell’aereo utilizzato da Maduro come “aereo presidenziale” aggiunga ulteriore tensione alle già difficili relazioni tra gli Stati Uniti e il Venezuela dopo le elezioni.

Dopo le elezioni presidenziali del 29 luglio in Venezuela, Maduro è stato dichiarato vincitore delle elezioni per la terza volta con il 51,20% dei voti. Tuttavia, il candidato della coalizione dell’opposizione Edmundo Gonzalez e la leader dell’opposizione Maria Corina Machado hanno respinto i risultati elettorali. Anche gli Stati Uniti e non solo hanno posto pesanti dubbi sulla regolarità delle elezioni.

Le tensioni tra Stati Uniti e Venezuela, e tra governo Maduro e sui oppositori, si stanno tra l’altro acuendo in questi giorni. Con la vicenda dell’aereo, ci si trova in mezzo pure San Marino. Gli Stati Uniti e altri paesi hanno chiesto al consiglio elettorale venezuelano controllato da Maduro di pubblicare i risultati completi delle elezioni di fine luglio. Per conto Maduro ha intensificato un’ondata di repressione contro gli oppositori politici, disponendo l’arresto di oltre 2.000 persone.

Di certo la vicenda del sequestro dell’aereo presidenziale venezuelano – che risulta registrato a San Marino – non è certo sintomo di distensione.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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