USL: siamo alle solite, come’è possibile affrontare nuovi problemi con vecchi metodi?

USL: siamo alle solite, come’è possibile affrontare nuovi problemi con vecchi metodi?

Anacronistico e demagogico, l’atteggiamento della CSDL e della CDLS, convinte che nel corso terzo millennio si possano risolvere problemi di cui oggi il paese è coinvolto, quindi garantire lo stato sociale fino ad ora raggiunto nella Repubblica di san Marino, organizzando assedi di parte del centro storico della Repubblica, con particolare riferimento al Pianello.
Partendo dal presupposto che la crisi che attanaglia il Paese non ha ancora prodotto completamente i propri nefasti effetti, appare incomprensibile pensare di affrontarli organizzando mobilitazioni e non invece attraverso un attento lavoro di rivoluzione culturale, che indirizzi tutti i cittadini ad un senso di eticità, con la consapevolezza che è necessario riflettere tutti assieme relativamente ai progetti da porre in essere al fine di traghettare il paese fuori dalla crisi.
Si rende necessario un “governo del sistema paese” nel quale viviamo, pensando ad una serie di riforme strutturali che rendano lo stesso più attuale, in una logica di competitività con gli altri paesi.
Siamo al momento delle riforme, – riforma della pubblica amministrazione – riforma pensionistica – riforma fiscale – riforma del mercato del lavoro – da queste non possiamo prescindere se vogliamo che il nostro paese abbia ancora la possibilità di relazionarsi con l’Italia in primis, ma anche con l’Europa più in generale.
Le relazioni, e quindi il mantenimento dello stato sociale, non possono prescindere dalla comunicazione, in assenza di essa non c’è la possibilità di scambi in genere, neanche di quelli commerciali.
Ecco perché si rende necessaria una stesura di nuove regole chiare ed efficienti, individuando poi quali siano gli obblighi nei quali potrebbero incorrere chi non le osserva.
Tutto ciò non credo si realizzi mobilitando le cittadine e i cittadini, ma altresì informando quelle persone con molta franchezza relativamente alle scelte che il Governo in carica compie, facendole poi sedere attorno ad un tavolo per ascoltare le loro idee e le loro proposte nel merito.
Ritengo sia questo il compito di una Organizzazione Sindacale laica e moderna, che vuole affrontare il futuro coinvolgendo le cittadine e i cittadini ponendoli al primo posto.
Il Segretario Generale
Francesco Biordi

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