1° maggio, Usl: “Diamo voce ai cittadini di San Marino affinché la pace, l’uguaglianza e il diritto al lavoro non siano più un miraggio”

1° maggio, Usl: “Diamo voce ai cittadini di San Marino affinché la pace, l’uguaglianza e il diritto al lavoro non siano più un miraggio”

“Diamo voce alla nostre aspettative e speranze per un mondo dove la pace, l’uguaglianza e il diritto al lavoro non siano un miraggio, ma una certezza”.

Con queste parole, l’Unione sammarinese dei lavoratori fa sapere in una nota di aver “deciso di attivare, proprio a partire dal 1° maggio, l’e-mail diamovoce@usl.sm, dedicata a tutti i lavoratori e a tutti i cittadini che vogliano discutere e dare suggerimenti su tutto quello che è inerente al mondo del lavoro sammarinese, sul tema della pace,  sulla crescita del Paese, sulle oggettive difficoltà create dal riduzione del potere d’acquisto: un’ulteriore strumento interattivo diretto con la gente per affrontare e risolvere i problemi in maniera ancora più puntuale“.

Riflessioni e proposte “all’insegna della concretezza che, in questo particolare periodo storico, possono rappresentare un punto di riferimento per il sindacato, che oggi più che mai deve porsi in ascolto dei cittadini inevitabilmente disorientati dallo scenario attuale”.

Le proposte più significative “saranno anche menzionate nell’alveo dei lavori del Congresso Usl, che si terrà nel mese di luglio 2022″.

I temi principali su cui Usl vuole riflettere in occasione del 1° maggio sono il lavoro e la pace, “anzi ‘il lavoro per la pace’, ricordando il titolo della manifestazione sindacale unitaria che si terrà ad Assisi”.

“A rendere incerto il nostro futuro prima la pandemia, che in due anni ha concesso ben poche tregue, ha messo in ginocchio numerose aziende e settori, che solo in parte sono poi stati in grado di risollevarsi, e ora la paura del conflitto Russia-Ucraina, con indubbie conseguenze economiche e geopolitiche planetarie – rimarca il sindacato sammarinese -. Ricordiamo il valore del lavoro: un valore primario, fonte di dignità realizzazione e arricchimento dell’individuo, della collettività e dell’ambiente, cardine della società, fondamento essenziale del vivere civile. Il lavoro sinonimo di stabilità e sicurezza”.

E ancora: “La guerra è instabilità, incertezza, distruzione, orrore, negazione dei diritti e delle libertà. È fondamentale che tutti i Paesi si impegnino per favorire la cessazione delle ostilità: ‘vivere in pace è un diritto fondamentale ed inalienabile di tutte le persone’, afferma il segretario generale dell’Unione sammarinese dei lavoratori, Giacomini, ‘e la pace, la giustizia e la democrazia si fondano sul lavoro. Su un lavoro che assicuri e sostenga un’esistenza libera e dignitosa ovunque e a tutte le persone, popoli e generazioni’”.

“Sarà un altro anno complicato per l’economia. Quello che abbiamo davanti è uno scenario inedito che impone una riflessione seria su quali possano essere le contromisure politiche e finanziarie per stimolare una ripresa economica che fino a pochi mesi fa sembrava a portata di mano”, dichiara l’Usl, che successivamente si dice “pienamente consapevole che si debbano affrontare e risolvere numerose tematiche, economiche e sociali, visti anche i pesanti effetti della guerra sul costo di materie prime ed energia, che stanno provocando un ulteriore rallentamento della crescita economica, accompagnata dall’aumento dei prezzi e da un’inflazione che pesa prevalentemente sui salari“.

“L’imperativo – chiosa l’Usl – è che al centro delle politiche del Paese ci siano queste problematiche così come l’urgenza di rinnovare i contratti scaduti, auspicando che la firma del contratto del settore industria possa servire da ripresa per l’economia. Se non facciamo qualcosa, rischiamo di avere una crisi sociale molto grave“.

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