Valentini (San Marino, Finanze) sul debito pubblico. Anna De Martino, NQ Rimini San Marino

Valentini (San Marino, Finanze) sul debito pubblico. Anna De Martino, NQ Rimini San Marino

Anna De Martino di  NQ San Marino (www.nqnews.it): “Questi dati sono quelli discussi in Consiglio per il Bilancio. Perché hanno osteggiato la Riforma Tributaria?” /
“Chi oggi urla, ieri bocciava il risanamento” /
Valentini: “Il Fondo monetario internazionale non ha dato pagelle
Le stime erano già tutte scritte nella relazione pubblicata a febbraio

“Non
c’è alcuna cifra nuova, il Fondo
Monetario internazionale non
ha rilasciato note
su San Marino,
se non quelle del rapporto
di febbraio. Quanti oggi gridano
ed esternano posizioni pretestuose
,
sono gli stessi che
hanno osteggiato ogni provvedimento
portato in Consiglio
per risanare la situazione. Sono
gli stessi che hanno detto no alla
Riforma Tributaria e ad ogni
altro provvedimenti proposto”.

Pasquale
Valentini
, ieri
pomeriggio intorno alle 18, era
appena sceso dal volo che da
Tokyo l’ha portato a Milano. Si
sorprende il segretario, dei comunicati
allarmanti di alcuni
schieramenti politici, già in
piena campagna elettorale (anche
se questa si aprirà ufficialmente
il 22 ottobre), che riprendendo
un articolo del Sole
24ore, circa le proiezioni del
Fmi sul debito pubblico sammarinese,
lo attestano a 250milioni
di euro, il 17% del Pil.“Le
cifre sono quelle di cui abbiamo
sempre discusso. Sono i dati
con i quali abbiamo sempre fatto
le leggi di Bilancio, non c’è
stato alcun aggiornamento da
parte del Fmi. E’ ovvio che se la
spesa pubblica, e l’abbiamo detto
sempre, è superiore alle entrate,
il sistema non è in salute”.
Tutto insomma già scritto nella
relazione pubblicata in febbraio.
Già a marzo di quest’anno
a fine missione, il Fmi aveva
stimato (pag 4 della relazione)
un aumento del debito pubblico
“passando dal 18% del Pil di
oggi al 30% del Pil entro il
2017”. Ma questi 250milioni di
euro, dunque? Il Fmi avrebbe
considerato il fabbisogno finanziario,
il finanziamento del
disavanzo al quale va aggiunto
la ricapitalizzazione della Cassa
di Risparmio di San Marino
(60milioni di euro) e i 50milioni
di vecchi mutui. Sul finanziamento
del deficit di bilancio poi
(la stima 2011 era di 57 milioni,
portata a chiusura 2012 invece
a 15 milioni), ossia lo sbilanciamento
tra i residui attivi e quelli
passivi, il Fmi fa delle stime,
delle proiezioni su futuri debiti.
Che ci saranno, questo è ovvio,
visto che il deficit nel 2010 è stato
ripianato con avanzi delle
gestioni precedenti. Avanzi che
sono finiti e che per il 2011 e il
2012 dovranno essere coperti
coi finanziamenti
.

 


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