Violenze contro le donne a San Marino, l’Authority Pari Opportunità: “Combatteremo lo screditamento delle vittime”

Violenze contro le donne a San Marino, l’Authority Pari Opportunità: “Combatteremo lo screditamento delle vittime”

“La violenza nei confronti delle donne non rappresenta solo una lesione dei diritti della donna e una privazione della libertà e della dignità, un fatto privato, ma costituisce una profonda ferita per l’intera società”.

Lo afferma l’Authority per le Pari Opportunità della Repubblica di San Marino, spiegando in un comunicato che, “nel momento in cui alla donna non viene riconosciuta la dignità di persona e in quanto tale viene fatta oggetto di discriminazioni e violenze, l’intera collettività è responsabile per contrastare quella malacultura e quegli stereotipi che ancora oggi minano la libertà e la vita privata e sociale delle donne”.

Per tale motivo, l’Authority per le Pari Opportunità dice di aver diritto, ai sensi dell’art. 20 della legge n. 97/2008, di “costituirsi parte civile nei procedimenti per violenze contro le donne, contro i minori o di genere: lo scopo è proprio quello di condannare questa cultura e sradicarla”.

L’Authority per le Pari Opportunità, “da sempre solidale con le vittime di violenza”, ricorda di essere “attiva oggi più che mai come diretto interlocutore del legislatore al fine di richiedere i necessari interventi per rafforzare la tutela nei confronti di donne e minori, ancora oggi considerati soggetti ‘deboli’ della società, per garantire loro non solo la salute fisica, ma anche quella psicologica, nella fattispecie l’innegabile diritto alla ‘privacy’ e la difesa della loro reputazione“.

Ciò che l’Authority intende combattere, soprattutto alla luce dei recenti fatti di cronaca, “è lo screditamento della vittima che rischia di subire un danno due volte“.

Le dicerie e la strumentalizzazione di fatti o parole al di fuori dei contesti giudiziari “finiscono per ledere la reputazione di una donna screditandola e divenendo anch’essi atti di violenza“.

La conseguenza di tutto questo, purtroppo, è che “spesso la vittima rinuncia a proseguire con la denuncia, a difendersi e tutelarsi: il risultato di ciò è inevitabilmente una scarsa fiducia nelle istituzioni e il timore di non essere aiutata, creduta e capita, reputando impossibile ottenere la giustizia”.

Infine, proprio in considerazione di tutto ciò, l’Authority per le Pari Opportunità “richiama gli operatori dell’informazione, sia della carta stampata che di giornali on line, al rispetto delle vittime e dunque della continenza verbale negli articoli aventi ad oggetto fatti di violenza“.

 

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