VSPP (Vedo Sento parlo Partecipo): ‘Avanzi di Istituzioni’

VSPP (Vedo Sento parlo Partecipo): ‘Avanzi di Istituzioni’

In una società tecnologica dove innovazione, efficienza e produttività sono punti cardine imprescindibili, adeguatamente accompagnati da doti di lungimiranza, onestà, serietà e rispetto della democrazia, permetteteci un piccola riflessione alla luce di quanto successo e letto sui giornali in merito ad alcuni avvenimenti recenti.
Lo scorso fine settimana si è svolto il Congresso Genarale della DC, e tutti, cittadini in primis, si aspettavano un forte segnale di cambiamento da un “partitone storico”, protagonista nel bene e nel male (ultimamente più nel male…) della storia politica sammarinese.


Così non è stato, e con grande delusione abbiamo assistito a quella che pare ormai diventata una consuetudine di tutta la politica sammarinese: alla celebrazione non del “nuovo che avanza” ma degli “avanzi che restano”, con una rielezione quasi unanime del Segretario Marco Gatti, contro il quale sia ben chiaro, non abbiamo nulla di personale.
 Ora, noi crediamo che in un paese civile e democratico quando un personaggio politico è sottoposto ad indagini o accuse che ne minano la credibilità, dovrebbe avere la sensibilità e l’onestà necessaria per farsi da parte, in attesa che venga verificata la fondatezza delle accuse nei suoi confronti.


Allo stesso modo il partito di appartenenza dovrebbe richiedere chiarezza sulla vicenda per tutelare la propria immagine, dei propri iscritti e quella dei cittadini che rappresenta.


No, da noi no, a San Marino c’è la tendenza a voler “riciclare” coloro che hanno scheletri, anzi, a volte quasi un ossario nell’armadio, nella speranza di una qualche specie di… redenzione? Non sarà che trattandosi della Democrazia Cristiana che si ispira a radicati vincoli di cristianità si sperava in un intervento divino?


Più o meno nello stesso momento, un’altra istituzione “storica” la CSU esce con alcuni comunicati in merito ai confronti sulla riforma tributaria nei quali afferma che “…i risultati ottenuti dal negoziato con il governo rappresentano un decisivo passo in avanti in termini di equità e considera sostenibili gli aumenti per i lavoratori a fronte di un necessario e non più rinviabile risanamento dei conti pubblici…” mentre dichiara solo “parzialmente accolte” le richieste fatte in termini di lotta all’evasione fiscale (alla faccia dell’equità…).


Vivendo costantemente a stretto contatto con la gente e in particolare con i nostri colleghi operai e lavoratori in genere, non ci pare che si respiri tutta questa gran atmosfera di soddisfazione, anzi…


Tutto questo ci porta a concludere che ancora una volta le istituzioni che hanno in mano le sorti del paese hanno dimostrato la loro recidività, una palese volontà al non cambiamento, il disinteresse totale di quella che è l’opinione del cittadino e di quelle che sono le vere, reali necessità del paese. 


Continuano a pavoneggiarsi e a celebrarsi in congressi, eventi, dove si sprecano cerimonie, rievocazioni storiche, con grandi scrosciare di applausi, strette di mano e lacrime agli occhi.


Ecco la spiegazione allora: forse quelle stesse lacrime gli appannano la vista e gli impediscono di vedere in maniera chiara e responsabile la durà realtà, quella di chi, in molti casi non arriva a fine mese, di chi non ha una casa, di chi è senza lavoro e non sarà in grado di garantire uno straccio di futuro decente a se stesso e tanto meno ai propri figli!

 

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