Antonio Fabbri – L’informazione: Denaro sporco “lavato” attraverso Fincapital caso ancora aperto

Antonio Fabbri – L’informazione: Denaro sporco “lavato” attraverso Fincapital caso ancora aperto

L’informazione di San Marino

Denaro sporco “lavato” attraverso Fincapital caso ancora aperto

Fascicolo per riciclaggio a carico di Vallefuoco, Zavoli, Zonzini e Bacciocchi. Si parla di 2,5 milioni, la Scaglietti e immobili

Fino ad oggi non era noto che l’attività di “lavatrice” di Fincapital, così l’aveva definita la Dda di Bologna nelle inchieste Vulcano 1 e 2, fosse entrata in atti giudiziari sammarinesi.

Per le vicende legate alla finanziaria di Dogana si è finora proceduto, infatti, per la corruzione delle mazzette nei cantieri – caso che vedrà l’udienza di appello il primo dicembre – e per i reati societari degli amministratori. Proprio in quest’ultimo procedimento, che ha visto la sentenza di primo grado, nelle arringhe dei legali era stato accennato alla presenza di un ulteriore procedimento in istruttori aperto per riciclaggio. Emerge in questi giorni la conferma, in seguito alla comunicazione giudiziaria indirizzata a Franco Vallefuoco.

Si scopre così che, da indagini partite nel 2011, più procedimenti riuniti riguardano i rapporti tra i protagonisti delle vicende che ruotano attorno a Fincapital e una serie di atti di riciclaggio che richiamano casi già saliti agli onori delle cronache: dallo sconto di assegni, alla vicenda della famigerata Ferrari Scaglietti finita a Casal di Principe. Un procedimento, portato avanti dal Commissario della legge Simon Luca Morsiani, che risulta iscritto a carico, oltre che di Vallefuoco, anche di Livio Bacciocchi, Oriano Zonzini e Roberto Zavoli

Nei confronti di Vallefuoco
è stata già formulata
una rogatoria per
poterlo interrogare, ma
non ha avuto esito, dato
che lo stesso indagato
non è comparso davanti
all’autorità. E’ scattata,
quindi, la comunicazione
giudiziaria. In
questa inchiesta vengono
messe nero su bianco le
attività di riciclaggio che,
secondo l’accusa, erano
portate avanti attraverso
la Fincapital.

La ricostruzione
dei ruoli

Vengono ricostruiti i
ruoli dei quattro sottoposti a indagine. Di
Bacciocchi si parla come
dominus della finanziaria
e si dice che a Zonzini,
formalmente direttore
di Fincapital, il notaio
impartiva le disposizioni.
Vallefuoco è accusato
di essere il collettore dei
denari dei clan italiani
e colui che intesseva i
rapporti con la realtà
economico-finanziaria
sammarinese per garantire
ai gruppi criminali
di riferimento i vantaggi
che questi si attendevano.
Zavoli viene indicato
come un imprenditore
sammarinese capace di
introdurre Vallefuoco nei
rapporti e nei meccanismi
della realtà economica
del Monte, colui
che inizialmente opera
in collaborazione con
Vallefuoco e poi entra in
contrasto con lui.

L’infiltrazione nelle
società

Secondo l’accusa mossa
questo quadro ha consentito
a Vallefuoco di
reimpiegare fondi per
acquisire partecipazioni
o ruoli direttivi, diretti o
per interposte persone,in società e imprese della
Repubblica. Vengono
indicate l’Ises, la società
di recupero crediti, e le
società Itecnici, Impresit
2000, Edilizia Re ed
Ecology Clima Service.
Molte di queste già sentite
nella ricostruzione
della cosiddetta galassia
Fincapital.

Lo sconto di assegni
Torna nelle contestazioni
anche lo sconto
di assegni che, secondo
l’accusa, venivano reperiti
da Vallefuoco con
le attività criminose che
attorno a lui ruotavano
– quelle descritte in Vulcano
1 e 2 della procura
di Bologna, ma anche
nelle inchieste della
procura di Napoli Titano
e Staffa – passati da
Zavoli a Fincapital che,
con l’attività di Zonzini
secondo le direttive di
Bacciocchi, garantiva
l’ostacolo alla tracciabilità
e l’immediatezza
della liquidità. L’accusa
calcola non meno di 146
assegni negoziati per
oltre 2,5 milioni di euro,
fornendo così, attraverso
Vallefuoco al quale ritornava la disponibilità
liquida, denari alle organizzazioni
criminali.

La Scaglietti
e gli immobili

Altro metodo di riciclaggio
che entra negli
atti sammarinesi, nei
quali si parla anche di
Francesco Agostinelli
in particolare per la
vicenda della Ferrari
Scaglietti, è quello
appunto ripulitura di
denaro attraverso l’auto
e attraverso il reimpiego
in operazioni
immobiliari avviate a
San Marino e in Italia.
Viene citata l’operazione
si Montegrimano
Terme. E’ poi indicato
il tentativo di impadronirsi,
per conto dei clan
campani, della stessa
Fincapital. Un quadro
tracciato dall’inquirente
che parla di infiltrazioni
iniziate, con le prime
pratiche di sconto assegni,
addirittura nel 2002
per una attività legata
Fincapital durata fino
al 2011, terminata con il
commissariamento della
stessa finanziaria.

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