Mario Gerevini, Corriere della Sera, Il signore delle tv e i misteri della banca di San Marino

Mario Gerevini, Corriere della Sera, Il signore delle tv e i misteri della banca di San Marino

Il signore delle tv e i misteri della banca di San Marino
Le carte sul patron di Europa 7 e il controllo della S.M. International Bank

MILANO – «S.M. International Bank mia? Ma nooo! Scherza? Ho solo l’ 1% o giù di lì». Smentisce il patron di Europa 7, Francescantonio Di Stefano, l’ imprenditore televisivo che dopo undici anni di battaglia legale e circa 100 ricorsi ha ottenuto le frequenze, cui aveva diritto dal ‘ 99, per trasmettere su scala nazionale. Al telefono giura che la banca sammarinese S.M. International Bank non è sua. Del resto non sono tempi propizi per vantare partecipazioni in una delle dodici banche sammarinesi. La reputazione del sistema finanziario del Titano, cresciuto sul «nero» italiano, è ai minimi storici. S.M. Bank, poi, non è una banca qualsiasi: custodisce uno dei segreti più oscuri di San Marino, quello del crac della Banca del Titano costato 500 euro a ogni sammarinese. È come se gli italiani si facessero carico di un dissesto da 25 miliardi di euro di un’ azienda privata. Senza mai sapere il nome dei responsabili. Il documento della Banca centrale L’ editore di Europa 7 sostiene di essere entrato in S.M. Bank, con una piccola quota, solo dopo il risanamento, concluso a fine 2007. Più o meno all’ epoca in cui tentarono la scalata Gianpiero Fiorani e Lele Mora, beccati e bloccati dalla Procura di Milano. Però a smentire Di Stefano sulla «piccola quota» c’ è un documento ufficiale che più ufficiale non si può: il rapporto della Banca Centrale di San Marino (Bcsm) sulla proprietà delle banche. Fino a poco tempo fa S.M. Bank era schermata al 90% del capitale dalla fiduciaria Smi del conte Enrico Maria Pasquini, travolta recentemente da un’ inchiesta giudiziaria romana per riciclaggio, truffa, falso in bilancio e altri reati. Oggi la fiduciaria ha solo il 10% di S.M. Bank mentre la maggioranza è di Francescantonio Di Stefano: esattamente il 59,921%, secondo la Bcsm. È probabile che la quota dell’ editore abruzzese fosse tra quelle coperte da Smi. Fortitudo Basket È l’ unico italiano (persona fisica) proprietario di una banca sammarinese. Ma non gli si può chiedere perché o quando l’ abbia acquistata dal momento che nega di averlo fatto. Tuttavia è nel consiglio e con lui c’ è anche il discusso (per via dei ritardi nel pagare gli stipendi) presidente della Fortitudo Basket Bologna, Gilberto Sacrati. Altri partner sono la finanziaria napoletana Ifim della famiglia Bacci (10%) e Cinzia Ciampani (20%). Quasi tutti in stretti rapporti con la Banca Tercas di Teramo. I segreti del crac La S.M. Bank è nata sulle ceneri della Banca del Titano, protagonista di uno storico crac tra il 2006 e il 2007. La cifra del buco, 16 milioni, non fa effetto se non la si rapporta al numero degli abitanti (30mila) di San Marino. L’ Erario coprì il buco «prelevando» 500 euro a ogni sammarinese e a ottobre del 2007 la Banca del Titano fu rilevata, presumibilmente per conto terzi, dalle fiduciarie Smi e Amphora del conte Pasquini. Il contratto prevedeva un salvacondotto giudiziario a favore dei precedenti proprietari. Cioè quelli del crac. Ignoti. Sembra impossibile ma a tutt’ oggi i sammarinesi non sanno per chi hanno pagato quei 500 euro. E mai nessuno è finito davanti a un giudice. Era un mistero anche chi aveva comprato la Banca del Titano, ribattezzata S.M. International Bank. Ora si sa che il proprietario è il patron di Europa 7. Ma lui dice di no.
Mario Gerevini mgerevini@corriere.it I segreti, la Rocca

Gerevini Mario

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