San Marino. Carlo Romeo plaude al controllo politico della stampa

San Marino. Carlo Romeo plaude al controllo politico della stampa

Il progetto, pluto komunista,  contro la libera informazione nella Repubblica di San Marino, dove è stato elaborato? Di certo lo difende il dr. Carlo Romeo, Direttore Generale di San Marino Rtv, che già aveva bollato, un critico, come Roberto Galullo di IlSole24Ore.

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino:  Per il Direttore di Rtv l’Authority di nomina politica è Ok. Per noi no.

“Non si possono fare i processi
alle intenzioni, è più laico guardare
ai fatti”. Così Carlo Romeo,
direttore di Smrtv, prende
le distanze da Usgi
, associazione
che riunisce gli operatori
dell’informazione attivi sul
Titano, sulla discussa riforma
dell’editoria, licenziata la scorsa
settimana dalla Commissione
affari esteri. A margine della
presentazione delle iniziative
per il Premio Ilaria Alpi che si
terranno a San Marino, interpellato
sui punti più criticati del
progetto di legge del segretario
Iro Belluzzi, il ruolo dell’authority
e la registrazione degli
inviati esteri, Romeo risponde
difendendo il progetto di legge.
(…)

Commenta Antonio Fabbri (in pieno accordo con il Direttore Carlo Filippini): Bisogna fare gli esempi come
ai bambini di tre anni. E non è
mica detto che tutti capiscano.
Però proviamo a spiegarla
semplice semplice.
In un gruppo di cinque, tre
sono più di due e sono la maggioranza.
Se tre sono di nomina
politica, uno della Rtv – che si
capisce vista la posizione del
direttore da che parte stia – e
uno di tutte le altre testate, ne
viene fuori una maggioranza di
3 barra 4 membri di emanazione
politica su cinque. Dovendo
giudicare la deontologia, ne
emerge che un organismo a
maggioranza politica valuta i
doveri dei giornalisti. Questo è
un fatto, non un’intenzione. E’
un fatto laico e un atto di fede,
semmai, sarebbe credere che
un organismo così possa essere
refrattario alle influenze politiche.
Ma forse “refrattario” è
una parola troppo difficile. Riprendo
cercando altri termini.
(…)

Leggi l’intero articolo di Antonio Fabbri con il commento dello stesso Fabbri alle dichiarazioni del direttore Carlo Romeo, pubblicato dopo le 23


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