San Marino. Depenalizzazione aborto: il commento delle istanti

San Marino. Depenalizzazione aborto: il commento delle istanti

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo due note inviate dalle istanti a seguito del dibattito in Consiglio Grande e Generale e all’approvazione di tre istanze su cinque relative alla depenalizzazione dell’aborto. 

Lettera aperta alle sammarinesi da parte delle istanti. 

Un sentito grazie ai  consiglieri che ci hanno consentito di  fare un passo in avanti; l’aborto non sarà più reato penale in qualunque condizione, non se siete in rischio grave di salute proseguendo la gravidanza, non se il concepimento è avvenuto a seguito di stupro, non se ci sono gravi malformazioni del feto. Non tutto è andato bene; si arrangino  le emarginate, si arrangino le minorenni. Al legislatore non importa se non siete  neppure in grado di badare a voi stesse, se vi capita di restare incinta nell’età in cui piuttosto che i giochi sessuali sarebbe meglio giocare a nascondino. Dovrete andarvene di nascosto oltre confine, senza tutela alcuna. Dalla discussione consigliare è emerso che per tanti, tutte voi cittadine sammarinesi siete colpevoli (solo il feto è innocente) persino se stuprate, per tanti siete solo incubatrici, le vostre condizioni non meritano ascolto, valete come un ovulo fecondato, anzi meno, perché è lui l’unico innocente. E’ stato fatto un passo avanti piccolo piccolo, ancora lontano dal rendere la maternità una scelta, sempre. Una scelta da facilitare, da sostenere, ma una scelta tra le altre dei nostri percorsi di vita. 

Commento delle istanti all’ordine del giorno democristiano 

Il legislatore accogliendo questo odg  non ha fatto nessun  riconoscimento alla autodeterminazione  della donna, il cui corpo deve restare- suo malgrado- a disposizione della  funzione  riproduttiva . L’aborto- per questo odg, ma non per le istanze d’arengo approvate-  diventerà lecito solo se il proseguimento della gravidanza  mette a rischio la vita della madre, a deciderlo saranno tre medici ed alla donna resta  l’opzione martirio. Ci fa orrore il pensiero del collegio medico mentre la poveretta rischia la vita. Si ribadisce l’umiliante equiparazione tra donna e ovulo fecondato, senza considerare che nel processo di sviluppo embrionale la crescita non è solo quantitativa, ma qualitativa. Viene prospettata l’ingerenza delle associazioni pro- life nelle strutture sanitarie pubbliche. Positiva – unica nota positiva- è l’estensione degli  assegni famigliari al periodo della gravidanza , ma  è comunque ben misera   risposta a situazioni di indigenza e disagio.

 Non viene qui accolta nessuna raccomandazione europea volta a  rendere l’aborto accessibile, legale e sicuro, raccomandazione che, unita all’incremento delle misure sociali a sostegno della maternità, ha provocato ovunque una significativa riduzione delle stesse interruzioni volontarie di gravidanza.

Le istanti

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy