10/07/2006 Rinnovare, cominciando col dare più spazio ai giovani

10/07/2006 Rinnovare, cominciando col dare più spazio ai giovani

Rinnovare, cominciando col dare più spazio ai
giovani

 

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 10/07/2006 (Inutile
predicare l’etica e l’impegno nel lavoro se poi c’è la
Pa
)

Ha sorpreso il mondo politico
italiano – e non solo italiano – quanto sta decidendo il Governo Prodi in
materia di liberalizzazioni. È uno scossone forte al sistema Italia. Una
rivoluzione. Dopo aver portato l’Italia nell’Europa dell’Euro, adesso Prodi la
sta modernizzando per non farle perdere il contatto con gli Stati europei più
avanzati. Anzi vuol fare dell’Italia uno Stato meritevole di restare nel G8
anche se la sua economia non è più da G8.

San Marino? Anche a San Marino
occorrerebbe cominciare ad affrontare problemi di fondo. Prendo, come esempio,
il ritardato ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Non è tema di poco conto questo dei
giovani. I giovani, si sa, portano contestazione, ma anche voglia di
sperimentare strade diverse da quelle usuali. I giovani sono gli artefici del
nuovo.

Anche a San Marino – come in Italia,
che in questo non era da seguire – si sono messi lacci e laccioli per frenare i
giovani, ostacolarli, ritardarne l’ingresso nelle attività, comprese quelle
delle libere professioni. Un avvocato, un commercialista anche a San Marino
raramente può aprire un proprio studio, da solo o con altri, prima dei 28 anni,
ed anche a San Marino deve poi sottostare a dei vincoli che non hanno più
ragione d’essere.

Nella Pubblica Amministrazione la
situazione è addirittura scandalosa. Inutile predicare ai giovani i valori
dell’etica e dell’impegno se poi i governi continuano ad assumere e premiare i
dipendenti pubblici in totale arbitrio. Anche in settori particolari come quello
della scuola, dove le regole a suo tempo vennero introdotte, è necessario un
cambiamento. Chi aspira all’insegnamento arriva troppo tardi ad avere la
responsabilità di una classe. E, in genere, vi arriva dopo un precariato
estenuante, che, talvolta, finisce per smorzare la sua carica innovativa.

Per dare la possibilità ai giovani,
che aspirano a lavorare nella Pubblica Amministrazione, di entrarvi quanto
prima, a pieno titolo e a schiena dritta, bisogna instaurare la prassi del
concorso per adoperare come unico criterio quello del merito. I concorsi vanno
introdotti non come evento eccezionale ma, appunto, come prassi. Tutti gli anni,
a un certo mese dell’anno, potrebbero aver luogo i concorsi per tutti posti
liberi nella Pubblica Amministrazione. A qualsiasi livello e in qualsiasi
settore. Concorsi condotti in modo rigoroso, magari attraverso un’agenzia
esterna e su prove oggettive, sotto il controllo – per quanto riguarda la
regolarità dello svolgimento delle operazioni – di rappresentanti della Pubblica
Amministrazione e delle Organizzazioni Sindacali.

I giovani sono una risorsa
fondamentale nella società moderna. La loro piena e pronta valorizzazione
dovrebbe stare in cima alla preoccupazione dei governanti. Anche nella Pubblica
Amministrazione. In particolare nel settore dell’istruzione, dove mantenere il
passo dei tempi è una necessità assoluta.

Se anche San Marino decide di
cambiare, di modernizzarsi, perché non cominciare dando più spazio ai
giovani?

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