14/12/2006 I 4 consiglieri della Dc dichiaratisi ‘indipendenti’, pronto soccorso del Governo?

14/12/2006 I 4 consiglieri della Dc dichiaratisi ‘indipendenti’, pronto soccorso del    Governo?

I 4 consiglieri della Dc dichiaratisi ‘indipendenti’, pronto soccorso del   
Governo?

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 14/12/2006 (Pronto soccorso del
voto
)

Contrari sulla finanziaria, sulle altre voci
vedremo
”, così ha affermato Cesare Gasperoni, anche a nome dei colleghi
consiglieri Dc dichiaratisi, come lui, ‘indipendenti’: Pier Marino Mularoni,
Rosa Zafferani, Giovanni Lonfernini. Per altre voci si intendono i temi
più scottanti che, assieme alla legge di bilancio, sono all’ordine del giorno
del Consiglio: telecomunicazioni, Scaramella e giochi.

Soffermiamoci – per il momento – sui giochi. La legge
relativa, elaborata dal governo, invece di chiudere la questione lasciando
decadere le convenzioni in materia, chiama altri soggetti a praticare il gioco
d’azzardo in Repubblica. Motivo? Accontentare gli sponsor politici di società
già pronte a gestire tale attività.

Gasperoni si dice ancora incerto a poche ore dal
voto.

In caso di voto favorevole alla legge sui giochi da
parte dei quattro ‘indipendenti’, tutta la loro azione politica potrebbe essere
interpretata come una operazione di pronto soccorso per sopperire l’eventuale
venir meno di voti tra le file della maggioranza.

Nella maggioranza ci sono non pochi consiglieri con
scrupoli di coscienza.

Non possono non esserci consiglieri con scrupoli di
coscienza fra le file della maggioranza. Basta leggere, ad esempio, gli
interventi (disponibili su internet) nel Consiglio del 27 ottobre 2005, di Mario
Venturini, Francesca Michelotti, Alessandro Rossi, Fernando Bindi, Valeria
Ciavatta  e  altri. Non è pensabile che questi possano schierarsi con chi
intende protrarre il sistema di corruzione prodotto dai giochi, contro il quale
hanno lottato per anni, denunciando scrupolosamente, puntigliosamente e con una
ripetitività ossessiva  i danni  diretti sul paese e quelli derivanti al paese
dal peggioramento dei  rapporti con l’Italia.

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