16/02/1998 Liceo economico aziendale

16/02/1998 Liceo economico aziendale

Liceo economico
aziendale

 

San Marino Oggi 16/02/1998 (Nuova scuola, interviene
Cecchetti)

Il
Consiglio Grande e Generale, giovedì scorso, all’interno di un pacchetto di
leggi scolastiche di ordine molto generale, ha allargato l’offerta scolastica in
territorio con l’attivazione di un nuovo corso liceale, quello economico, che
andrà ad affiancarsi agli attuali: classico, linguistico e scientifico. Il
provvedimento viene a soddisfare una richiesta lungamente attesa. Fra l’altro,
era stato sollecitato più volte nell’ultimo decennio da Istanze
d’Arengo.

Con
l’attivazione del Liceo Economico a San Marino calerà vistosamente il numero
degli studenti (oltre 800) della fascia 14-18 anni che quotidianamente sono
costretti a raggiungere istituti di scuole secondarie all’esterno del
territorio. Nel giro di un quinquennio gli oltre 250 ragazzi annualmente
iscritti agli istituti per ragionieri o professionali per il commercio si
uniranno ai quasi 400  che già frequentano la Scuola Secondaria Superiore
Sammarinese. Ritornerà più equilibrato il rapporto fra gli studenti di scuola
secondaria che frequentano istituti fuori territorio e quelli che rimangono in
territorio. Rapporto sbilanciatosi gravemente negli anni Settanta e rimasto poi
sostanzialmente invariato anche successivamente nonostante l’attivazione del
Biennio dell’Istituto Tecnico e del Liceo Linguistico. In pratica solo col Liceo
Scientifico cominciò a verificarsi una inversione di tendenza di un qualche
rilievo.

L’attivazione del Liceo Economico dimostra una più decisa volontà di
affrontare il problema del ‘frontalierato’ scolastico, cresciuto troppo e
protrattasi per troppo tempo. Ed è una volontà diffusa fra le forze politiche
anche oltre quelle della maggioranza, dato che, a quanto si è letto sui
giornali, l’approvazione in Consiglio è stata supportata da un numero di voti
più alto dei Consiglieri di maggioranza presenti.

Non è
la prima volta che in Consiglio su questioni scolastiche di una certa rilevanza,
le proposte riscuotono un consenso ampio. Si è verificato ad esempio nel
settembre del 1995 quando vennero approvati, in via sperimentale, alcuni
interventi in conseguenza della abolizione degli esami di
riparazione.

Attorno alla scuola si sta manifestando una attenzione innovativa che va
sottolineata. La deliberazione presa in Consiglio in merito al nuovo corso di
indirizzo economico non prevede la trasposizione tout court del
tradizionale istituto per ragionieri, ma un liceo. Un liceo che – va precisato –
preparerà professionalmente come un istituto per ragionieri, rilascerà un titolo
equipollente al diploma per ragionieri necessario, fra l’altro, per l’iscrizione
all’album, ma fornirà allo studente il bagaglio di cultura generale tipico dei
licei, propedeutico agli studi universitari.

Proprio in vista dell’eventuale proseguimento degli studi universitari –
e non solo perché più rispondente alla tradizione scolastica sammarinese – è
stata data al nuovo corso la caratterizzazione liceale. C’è l’esigenza, anche
nel settore economico, di spingere quanti più giovani possibile a proseguire la
loro preparazione professionale presso le università. Anche nel campo della
economia anno dopo anno è andata progressivamente riducendosi l’area
precedentemente occupata da professionisti la cui preparazione si è fermata a
livello di diploma. E’ diventata più complessa la materia economica e al
contempo è esplosa, perché ormai senza vincoli di sorta, la concorrenza fra gli
operatori, cui il mercato – un mercato globale – chiede abilità e competenze via
via più sofisticate.

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