L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 8/06/2006 (Scandali
quotidiani e cooperazione. Gli Esteri hanno comunicato che non possiamo firmare
quell’accordo con l’Italia?)
Ancora il mondo politico è tutto preso dai risultati elettorali.
Ancora non c’è nemmeno una sicura ipotesi di governo. Tuttavia alcuni problemi
sono così gravi e urgenti che è il caso di cominciare a parlarne. Fra questi, lo
stato dei rapporti con l’Italia.
Il fatto che l’accordo contro la doppia imposizione, firmato nel
2002, ancora dall’Italia non sia stato
ratificato, già ci dice che le cose non vanno bene. San Marino ha tentato di
forzare detta ratifica, cominciando a sottoscrivere accordi, sulla stessa
materia, con altri paesi. Peggio. Un boomerang. L’Italia ha continuato a tenere
bloccata la ratifica dell’accordo contro le doppie imposizioni ed in più ha
preteso che San Marino, in via preliminare, firmi un altro accordo, detto, di
cooperazione: un accordo capestro. Nel documento San Marino è trattato come
Stato vassallo.
Perché tanta durezza verso San Marino? A migliorare i rapporti
fra Italia e San Marino di certo non ha contribuito il trasferimento delle sale
giochi dal Kursaal a Rovereta né l’ormai consueto scandalo quotidiano nei
settori del commercio e della finanza.
L’accordo di cooperazione imposto dall’Italia ferisce
gravemente la sovranità sammarinese. Eppure il governo sammarinese lo ha
approvato. In una seduta di Congresso di metà novembre 2005. Davanti ai colleghi
di governo ed ai Reggenti, il Segretario agli Esteri, Fabio Berardi, il
Segretario alla Finanze, Pier Marino Mularoni, ed il Segretario all’Industria,
Claudio Felici, hanno espresso “la loro piena soddisfazione” per quel
testo. Tanto che il Congresso ha preso subito atto “con compiacimento della
positiva conclusione dell’accordo” e subito ha approvato
“l’accordo stesso nel testo” presentato. Immediatamente, è
partito l’invito a Fini per procedere alla firma.
Per una serie di fortunate circostanze, finora si è riusciti a
rimandarla quella firma. Fino a quando? All’Italia, la Segreteria di Stato per
gli Affari Esteri, ha mai comunicato che quel testo, San Marino, non può
sottoscriverlo?
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