San Marino. Procedimenti penali prescritti

San Marino. Procedimenti penali prescritti

L’informazione di San Marino

Prescrizioni processuali problema persistente

Antonio Fabbri

Tutto tace sulla mole di procedimenti penali prescritti sui quali aveva posto l’accento l’ex segretario alle finanze Simone Celli nel suo intervento in Commissione Finanze. Numeri che troverebbero conferma anche nella relazione che il giudice Lanfranco Ferroni ha predisposto e già depositata presso gli organismi competenti. Un dato sul quale ha posto l’accento nella sua relazione che, prima o poi, dovrà esser posta alla attenzione del Consiglio e resa pubblica. Ferroni in quella relazione ha posto l’accento sull’operato di tutti i Commissari della legge ponendo tuttavia in evidenza gli oltre 500 fascicoli prescritti processualmente in mano al Commissario Morsiani, chiedendo comunque a tutti i magistrati proposte di soluzioni anche nella distribuzione dei carichi di lavoro.  Se la relazione di Ferroni è ancora riservata, sono pubbliche, invece, le relazioni degli anni precedenti redatte dall’allora dirigente Valeria Pierfelici. Attestano che il problema che si pone relativamente alla prescrizione processuale è lo stesso. Nella relazione relativa all’anno 2013, infatti, si è iniziato a verificare questo accumulo di fascicoli.

In quell’anno i carichi di lavoro erano stati così distribuiti e svolti:

“L’avv. Morsiani ha assunto l’incarico il 1° dicembre 2010, e gli sono stati assegnati i procedimenti penali in materia di riciclaggio, per reati tributari, bancari e finanziari, nonché le rogatorie internazionali per i reati tributari, bancari e finanziari, ad eccezione di quelle per il reato di riciclaggio.

I procedimenti penali pendenti al 31 dicembre 2013 sono n. 75. Sono stati definiti al 31 dicembre 2013:

n. 3 procedimenti con decreto di archiviazione.

n. 3 procedimenti con rinvio a giudizio

Nel corso del 2013 gli sono stati assegnati n. 11 procedimenti penali, tuttora pendenti”

Un numero più elevato di procedimenti era stato assegnato e definito dalla prof. Di Bona che all’epoca si occupava anche del penale.

“I procedimenti penali pendenti a carico della prof. Di Bona al 31 dicembre 2013 sono n. 230. Sono stati definiti al 31 dicembre 2013:

n. 50 procedimenti con rinvio a giudizio (di cui n. 11 per reati relativi alla circolazione stradale).

n. 138 procedimenti con decreto di archiviazione.

n. 37 procedimenti con decreto penale di condanna, di ammissione alla oblazione volontaria o di concessione del perdono giudiziale

Nel corso del 2013 le sono stati assegnati n. 280 procedimenti penali, di cui n. 78 per reati relativi alla circolazione stradale. Di questi, al 31 dicembre, ne risultano pendenti n. 170”, si legge sempre nella relazione della Pierfelici.

Lo stesso anno anche al commissario Antonella Volpinari di fascicoli ne erano stati assegnati numerosi.

“I procedimenti penali pendenti in carico all’avv. Volpinari al 31 dicembre 2013 sono n. 190.

Sono stati definiti al 31 dicembre 2013:

n. 53 procedimenti con rinvio a giudizio (di cui n. 19 per reati relativi alla circolazione stradale).

n. 98 procedimenti con decreto di archiviazione.

n. 37 procedimenti con decreto penale di condanna, di ammissione alla oblazione volontaria o di concessione del perdono giudiziale

Nel corso del 2013 le sono stati assegnati n. 194 procedimenti penali. Di questi ne risultano pendenti n.116”.

Se questo è il quadro del 2013, la situazione non migliora l’anno successivo, 2014. Sempre la relazione dell’allora dirigente Valeria Pierfelici evidenziava come diversi fascicoli a rischio prescrizione e per indagini particolarmente complesse in carico al Commissario Morsiani, fossero stati assegnati anche ad altri magistrati che lo avevano sgravato dei carichi di lavoro o coadiuvato il collega nelle inchieste. Scriveva la Pierfelici: “In forza di apposite deleghe, sono stati attribuiti all’Uditore Santoni alcuni procedimenti penali (…) Come riferito, ed a seguito delle apposite verifiche (su cui ci si soffermerà nel prosieguo) n. 2 procedimenti penali a lui assegnati sono stati definiti con il rinvio a giudizio dall’avv. Buriani, mentre, atteso il rischio della prescrizione processuale e la rilevanza dei procedimenti, nei quali erano stati disposti ed eseguiti sequestri, sono stati costituiti gruppi di coordinamento per n. 15 procedimenti penali”.

A cosa si riferisce la Pierfelici quando parla di “verifiche”? Lo dice a pagina 80 della relazione sullo stato della giustizia per l’anno 2014: “In conseguenza delle risultanze delle ulteriori verifiche alla chiusura del 2014, dalle quali emergeva, tra l’altro, che il Commissario della Legge Buriani aveva pressoché esaurito il carico di lavoro a suo tempo assunto in sostituzione della dottoressa Vannucci , mentre erano stati archiviati per prescrizione processuale numerosi procedimenti assegnati al Commissario della Legge Morsiani; altri procedimenti a lui assegnati (nei quali sono stati eseguiti importanti sequestri), erano stati attribuiti in delega all’Uditore Commissariale Santoni al fine di scongiurare l’imminente pericolo della prescrizione processuale, ed altri ancora, per i quali sono stati costituiti gruppi di coordinamento, erano stati di fatto gestiti in via assolutamente prevalente da Giudici Inquirenti diversi dal titolare, ed in particolare dal Commissario della Legge Buriani, con disposizioni del 22 gennaio 2015”.

Non c’è alcun dubbio, dunque, che quello della prescrizione processuale sia un problema persistente e pesante, come recentemente sollevato anche nell’aula delle udienze penali dove si tocca con mano il riverbero della denegata giustizia sulla vita delle persone semplici sulle quali poi ricadono le diatribe e le lungaggini dei piani alti.

 

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