San Marino. Consiglio: 4 segretari di Stato uscenti riconfermati. Il dilemma di Rete

San Marino. Consiglio: 4 segretari di Stato uscenti riconfermati. Il dilemma di Rete

Vengono riconfermati in consiglio 4 segretari di Stato uscenti. Intanto per Rete si apre il dilemma

La campagna elettorale contro il governo di Adesso.sm, non pare avere sortito chissà quale effetto. A sentire i detrattori del governo uscente, infatti, si sarebbe dovuto assistere a un bagno di sangue per i segretari di Stato uscenti. Così invece non è stato. Infatti trovano riconferma in Consiglio 4 segretari di Stato uscenti: Nicola Renzi e Andrea Zafferani, candidati con Repubblica futura; Eva Guidi e Guerrino Zanotti, di Libera. Se si considera che Augusto Michelotti aveva già scelto di non candidarsi e gli altri due, Franco Santi di Libera e Marco Podeschi di Rf, sono sì fuori dal Consiglio, ma non eccessivamente distaccati dagli eletti, il risultato dei ministri uscenti non risulta così disastroso come lo si vorrebbe far passare. 

Intanto Rete ha già dichiarato di non essere soddisfatta dell’esito del voto. Mirava ad essere la prima lista, e invece ha avuto un risultato pari alla metà della lista Dc.

Considerato che sarà la prima forza ad essere interpellata quando inizieranno le consultazioni, c’è da aspettarsi che all’interno del movimento si apra una riflessione che, da un lato, potrebbe portare ad un accordo di governo andando a consolidare l’asse Dc-Rete che è stato così evidente durante tutta la legislatura. Dall’altro non è neppure escluso che possa pure valutare di porsi al di fuori da una possibile alleanza di governo. In tale caso Rete si troverebbe per un’altra legislatura all’opposizione e non è detto che non voglia cogliere l’occasione di diventare per la prima volta forza di governo. Resta da vedere a quali condizioni dato che, visto il risultato elettorale, faticherà a fare troppo la voce grossa con la Dc. Si vedrà, anche perché la Democrazia cristiana può contare su parecchie opzioni (vedi sopra) e può valutare, oltre ai programmi, le maggiori affinità e affidabilità.

E’ ovvio che non è secondaria la trattativa che verrà intavolata nei quindici giorni che la Reggenza concederà al partito di maggioranza relativa e che probabilmente saranno tutti necessari per raggiungere una intesa

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