San Marino. Sanatoria edilizia, il termine slitta ancora

San Marino. Sanatoria edilizia, il termine slitta ancora

Slitta al 30 settembre il termine per la sanatoria edilizia 

765 le sanatorie straordinarie presentate finora, di cui 250 approvate

“Ad oggi le sanatorie straordinarie presentate sono state 765: 250 quelle approvate. Restano da approvare le rimanenti. Inoltre con l’introduzione del 12% di tolleranza sono 290 le pratiche che non rientrano più nell’abuso e che quindi, non essendo considerate come sanatorie straordinarie, non devono pagare per mettersi in regola”. Questi i dati riportati dal Segretario di Stato all’Ambiente Stefano Canti intervenuto in Consiglio a proposito della proroga dei termini per la presentazione della domanda di concessione edilizia in sanatoria straordinaria, che slitta così al 30 settembre 2020.

 “Vengono adeguati anche tutti i termini relativi alla presentazione di progetti successivi” ha aggiunto il Segretario Canti. Vladimiro Selva (Rf) obbietta però sull’uso delle proroghe: “Il fatto che negli anni si siano susseguite numerose proroghe, ha determinato e sta determinando una sorta di sensazione che fatta questa ce ne potrà essere un’altra. La sensazione è quella di una continua posticipazione dei termini e quindi di uno scarso impegno di chi è chiamato a regolarizzare le situazioni. Giusto fare questa proroga – sottolinea Selva – ma dobbiamo affrontare la necessità di chiudere questa continua posticipazione. Potrebbe essere utile introdurre un benefit a chi effettivamente rispetta i termini di legge. Magari introdurre anche dei disincentivi. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie si potrebbe fare in modo che gli istituti bancari prolunghino la durata del mutuo e quindi il numero di rate: anche le banche hanno un interesse in questo perché quei prestiti hanno come garanzia il bene stesso”.

“Il ragionamento è integrare e non modificare – replica il Segretario di Stato Canti – Se integro e includo altre opere che oggi non possono essere sanate non precludo quello che oggi è già in corso. Eventualmente si può ragionare nel dire che chi presenta la pratica entro il 2020 vedrà rimanere uguali gli oneri, per chi la presenterà dopo si può prevedere un incremento del 30 per cento: ma sono aspetti da approfondire con gli ordini professionali”.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy