San Marino. Rf: “verso un debito insostenibile”. Emendamenti e proposte

San Marino. Rf: “verso un debito insostenibile”. Emendamenti e proposte

Preoccupa che in maggioranza abbiano già detto che il debito contratto non sarò rimborsato

Si parla di 80 milioni all’anno tra capitale e interessi Intanto Rf lancia una serie di emendamenti e proposte. Tra queste rescindere la convenzione Sinpar

Repubblica futura, sull’assestamento di bilancio, in particolare sul reperimento dei finanziamenti, denuncia il mancato coinvolgimento di tutte le parti come era invece previsto da un ordine del giorno che impegnava l’esecutivo al confronto. Oltre a ciò c’era l’impegno anche delle forze di maggioranza in ufficio di presidenza al confronto sull’assestamento di bilancio.

“Confronto che non c’è stato”, precisa Nicola Renzi. “Oltre a ciò quello che ci preoccupa è che nel dibattito consiglieri di maggioranza hanno detto apertis verbis che preoccupazione del governo e della maggioranza non è certo rimborsarlo il debito, perché vogliono andare sui mercati già dicendo che quel debito sarà al massimo rinegoziato, ma non rimborsato. Mettiamo insieme questo con l’articolo su Milano Finanza che descrive il nostro debito pubblico come JunkBond (titoli tossici), in più la grandissima idea dei titani di una nuova moneta impalpabile che non servirà a niente. Ditemi voi se questo è il modo migliore per collocare titoli del debito pubblico sui mercati internazionali. Credo che l’insieme di queste dichiarazioni sia il miglior prodromo per il fallimento del tentativo e soprattutto per descrivere sempre più il nostro paese fuori dai confini come un paese da operetta”. Oggi, aggiunge Renzi, “non sappiamo quale è il fabbisogno, non sappiamo dove verranno trovati i finanziamenti, né dove vorranno essere spesi”.

Repubblica Futura ha quindi proposto una serie di emendamenti. Andrea Zafferani prima di illustrare gli emendamenti, pone l’accento sulla sostenibilità del debito. “Le proposte che facciamo si collocano in un quadro nel quale occorre che il debito sia sostenibile. Se noi facciamo un debito sui mercati internazionali che ci costa, tra interessi e capitale, 80 milioni all’anno, non c’è politica di crescita che riesca a sostenere questo impatto. Significherebbe avviare lo stato al default finanziario in maniera diretta e convinta. Per questo, augurandoci che possano esserci idee che ci consentano di fare debito sostenibile, avviamo fatto delle proposte”.

Andrea Zafferani ne ha elencate alcune:

“1. una spinta sul partenariato pubblico-privato come forma per il finanziamento di opere pubbliche e servizi ad uso turistico, normandone i criteri di funzionamento in modo che possa diventare una prassi in un momento di difficoltà di bilancio;

2. la rimessa in campo di libertà fondamentali per le imprese, come quella di assumere le risorse ritenute più opportune, intervento a costo zero ma importantissimo;

3. un più facile accesso al credito per le imprese, attraverso una garanzia dello Stato al 100% su finanziamenti fino ad un certo importo

4. contributi a fondo perduto che possano compensare parte della perdita di fatturato subita dalle imprese, che permetta ad una quota maggiore di essere di sopravvivere;

5. risorse da destinare al turismo ed ai turisti, in modo che siano incentivati a venire in Repubblica per più giorni e consumare in territorio;

6. la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, tema su cui stanno discutendo molto anche in Italia, agendo sugli oneri a carico delle imprese su benefici rispetto ai quali ragionevolmente otterremo risparmi con l’introduzione dell’Icee. È un modo importantissimo, oggi, per mantenere l’occupazione;

7. la messa in campo della fatturazione elettronica, finanziando tutti i necessari adeguamenti tecnici e informatici in tempi rapidissimi;

8. incentivi per la trasformazione digitale delle imprese e della Pa;

9. incentivi per la diffusione della banda larga rispetto alla quale, contrariamente a quanto molti pensano, la penetrazione è ancora scarsa;

10. Riduzione della monofase per un anno”. Si guarda anche a incentivi adottati nella vicina Italia: “

11. incentivi importanti per interventi di ristrutturazione edilizia, risparmio energetico ed idrico, interventi antisismici nelle abitazioni: un provvedimento simile a quello inserito nel Decreto rilancio italiano, e che hanno creato una domanda importante di interventi capaci di fare ripartire il settore;

12. Incentivi per il settore della mobilità con incentivi ad auto e bici elettriche

13. tutto un pacchetto di interventi a sostegno delle famiglie e della genitorialità, sulla scorta di tante istanze d’Arengo presentate, perché nel mediolungo periodo l’incremento della natalità è una delle determinanti importanti della crescita”.

Poi la proposta di utilizzare una norma contenuta in uno dei decreti emessi per l’emergenza covid – il cui principio Rf non condivide perché consente di interrompere appalti e consulenze in essere come avvenuto già con il San Marino Bio – ma che consentirebbe di interrompere la convenzione capestro del parcheggione con la Sinpar di cui si parla da anni.

Poi Rf propone riduzione delle uscite con interventi per il part-time nella Pa, trasporti, e la cessione allo Stato a titolo gratuito di Bns, come ci si era impegnati a fare. Proposta poi ls regolamentazione del lavoro ai pensionati e il rientro capitali dall’estero con forme di agevolazione.

Insomma, una serie di proposte che saranno avanzate in sede di discussione dell’articolato dell’assestamento di bilancio sul cui accoglimento, comunque la stessa Rf non si fa illusioni.

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