San Marino. “Contro il riciclaggio efficacia delle indagini in pool”, Antonio Fabbri

San Marino. “Contro il riciclaggio efficacia delle indagini in pool”, Antonio Fabbri

Rischio denaro sporco: “Contro il riciclaggio efficacia delle indagini in pool”

Antonio Fabbri

Chissà cosa dirà il Moneyval quando vedrà che è stato smantellato il pool per le indagini, fondamentale soprattutto nei casi più complessi in particolare in tema di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. La nuove disposizioni di Valeria Pierfelici, adottate nottetempo alle 21 e 20 di venerdì 24 luglio, hanno infatti revocato i pool investigativi e diminuito il numero degli inquirenti penali da tre a due, spostando tra l’altro ad altri compiti gli inquirenti più esperti. Eppure il Moneyval da sempre valuta positivamente questa modalità di indagine, attestandone l’efficacia e l’effettività. Questo risulta anche dalla seconda valutazione fatta dalle Autorità sammarinesi, proprio nel solco delle direttive internazionali, sui rischi di riciclaggio. Rapporto che è stato pubblicato in questi giorni.Lo ha reso noto il dipartimento Finanze e Bilancio.

 “Le Autorità di San Marino, coordinate dal Dipartimento Finanze e Bilancio, hanno condotto nel corso del 2018 e 2019 la seconda valutazione nazionale dei rischi di riciclaggio; il cosiddetto “National Risk Assessment of Money Laundering (NRA)”. Quindi “Il Governo e la Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, nell’annunciare la pubblicazione delle risultanze emerse dal predetto NRA, desiderano anzitutto ringraziare tutte le Autorità ed Amministrazioni pubbliche coinvolte nello sviluppo del progetto. Tale analisi è stata possibile anche grazie alla fattiva collaborazione del Settore Privato che ha fornito dati e informazioni utili alla disamina delle vulnerabilità dei settori ai quali appartengono i soggetti tenuti al rispetto degli obblighi antiriciclaggio. Sulla base degli esiti scaturiti da tale valutazione, il Paese dovrà applicare un approccio basato sul rischio per garantire che le misure di mitigazione adottate siano proporzionali ai rischi effettivamente individuati”.

Ora, quali siano le intenzioni dell’attuale Governo in questo ambito non è del tutto chiaro. Di certo, intanto, si è cominciato con lo smantellamento delle indagini i pool. Eppure, nelle valutazioni fatte proprio dalle Autorità interne cui il Dipartimento finanze fa riferimento, viene riportato specificamente:

“Per quanto riguarda l’efficacia nella gestione dei procedimenti penali per il riciclaggio, i dati e le informazioni analizzate suggeriscono che la riorganizzazione e il coordinamento delle risorse all’interno dell’Autorità Giudiziaria e il ricorso a un pool di Giudici Inquirenti al fine di indagare su casi complessi ha permesso di meglio definire i procedimenti durante la fase d’indagine, riducendo così il divario tra numero di indagini e numero di rinvii a giudizio. I dati evidenziano altresì che dal 2010 sono state applicate progressivamente sanzioni più severe, tale trend prosegue anche nel periodo 2015-2019” (pag. 35 del rapporto).

Poi prosegue la relazione: “A causa della complessità di alcuni casi di riciclaggio investigati, il ricorso a un pool di giudici inquirenti sta diventando una pratica sempre più frequente, questo al fine di facilitare il coordinamento, di condividere le proprie conoscenze ed esperienze e suddividere i compiti. I dati relativi agli anni 2015-2019 confermano il trend rilevato nell’NRA 2015 e l’efficacia della ridistribuzione delle risorse dedicate ai procedimenti penali (ovvero la summenzionata riorganizzazione e coordinamento delle risorse disponibili) ed il ricorso a gruppi di Giudici Inquirenti” (pag. 38).

Come verrà valutato in sede internazionale lo smantellamento delle indagini in pool fatto in una notte, appare fin troppo intuibile.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy