San Marino. Tornano i cassonetti, nella notte restaurazione della mondezza,

San Marino. Tornano i cassonetti, nella notte restaurazione della mondezza,

Nella notte restaurazione della mondezza, riecco i cassonetti

La maggioranza “commissaria” l’Aass e il suo Cda dettando addirittura che macchinari dovrà comprare

Tempo e soldi spesi per fare ciò che la maggioranza aveva già deciso di fare, dando l’ombrello pseudo-tecnico e consulenziale: riportare i cassonetti e fare saltare la raccolta porta a porta. C’è di più. Di fatto la maggioranza sancisce l’ingerenza politica anche nella gestione delle Aziende Autonome di Stato, che quindi autonome non lo sono più, accentrando nella Commissione, tra l’altro presieduta da un ex dipendente Aass, i poteri del Consiglio di amministrazione dell’Azienda dei servizi. La politica arriva persino a dettare quali macchinari dovrà comprare l’Azienda dei servizi. Il tutto con un ordine del giorno.

Sparito l’attivissimo, ed oggi evidentemente disattivato, Osservatorio per i rifiuti; sparito il parere delle Giunte di Castello; sparito Teodoro Lonfernini, Segretario di stato con delega proprio all’Azienda dei servizi, di fatto scavalcato mentre si trovava a Roma dall’ormai plenipotenziario, in ambito di rifiuti, collega Stefano Canti che già dalla campagna elettorale aveva detto che avrebbe abolito la raccolta porta a porta. Così è stato, con lo stupefacente avallo di Rete, che ha così buttato letteralmente nel bidone anni di battaglie per l’ecosostenibilità. Nella serata di mercoledì, infatti, mentre l’opposizione proponeva un ordine del giorno per estendere la raccolta porta a porta ai Castelli non ancora coperti – odg ovviamente bocciato – la maggioranza ne proponeva un altro per fermare l’estensione del porta a porta e istituire le famose isole ecologiche nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle. Isole ecologiche con i famosi cassonetti elettronici, o intelligenti, magnificati dal Segretario al territorio. Ma l’Ordine del giorno approvato con i voti della maggioranza non si limita ad indirizzare la scelta sulle isole ecologiche, perché commissaria il Direttore e il Consiglio di amministrazione della Azienda dei servizi, dettando loro i tempi, come operare e persino quali macchinari acquistare. In più l’organismo parlamentare diventa anche una pseudo-Commissione di inchiesta sui rifiuti, perché dà mandato al Presidente di convocare la Commissione per la verifica del lavoro imposto ad Aass. Si legge nell’Odg che la Commissione – neanche il Consiglio grande e generale – “impegna il Congresso di Stato a verificare l’attuazione degli obiettivi, assegnati al Direttore dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, elencati nel precedente Ordine del Giorno del 12 maggio 2020, con l’aggiunta di trasmettere all’A.A.S.S. le seguenti attività prioritarie che il Direttore dovrà attuare entro il 30 settembre 2020: 1) collocare nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle i cassonetti stradali con controllo elettronico dei conferimenti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici; 2) avviare la raccolta differenziata dei rifiuti organici tramite automezzi e risorse umane aziendali; l’A.A.S.S. potrà assegnare il servizio di raccolta ad una ditta appaltatrice per il tempo strettamente necessario al reperimento delle attrezzature necessarie e comunque dovrà attivare il servizio in capo ad A.A.S.S. entro e non oltre il 31 gennaio 2021; 3) in attuazione alle Istanze d’Arengo n.15 e n.23 del 6 ottobre 2019, collocare al servizio dei centri Storici, isole ecologiche con controllo elettronico dei conferimenti per la raccolta differenziata dei rifiuti organici, indifferenziati, carta, plastica, vetro e metalli. Le suddette isole ecologiche dovranno rispettare criteri di decoro urbano; 4) avviare la raccolta presso le utenze non domestiche attualmente non servite dal PAP, ed attivare il loro convenzionamento in attuazione al Regolamento A.A.S.S.; 5) dare attuazione al progetto approvato, in particolare avviare i lavori per la realizzazione dei piazzali per lamaturazione del compost presso il sito autorizzato di San Giovanni prevedendo il completamento dei lavori entro il 31 dicembre 2020; 6) acquisire le attrezzature necessarie per il completamento dell’impianto di compostaggio compreso il macchinario per separare la frazione organica dai rifiuti contaminanti quali plastica e similari, al fine di ottimizzare la gestione dell’organico e programmare la gestione autonoma dell’impianto con risorse umane aziendali, completando le attività entro il 30 giugno 2021”.

Così la politica si impadronisce anche della Azienda autonoma che, tra l’altro, non è detto che abbia le risorse per sostenere il doppio dei costi, dato che quanto meno per un periodo, le isole ecologiche conviveranno con il porta a porta nei Castelli dove già c’è, fino a che, con la constatazione che la convivenza dei due sistema è troppo onerosa, uno verrà con tutta probabilità definitivamente smantellato. Chissà quale?

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