Protocolli precisi per le misure anti-Covid in vista della riapertura della scuola nella Repubblica di San Marino.
È quanto chiedono le Federazioni Pubblico impiego della Centrale sindacale unitaria, spiegando in un comunicato che “nei giorni scorsi, nella sede della segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, si è tenuto il primo incontro con le organizzazioni sindacali dove sono state illustrate le linee guida per la riapertura in sicurezza di tutte le scuole della Repubblica di San Marino che verranno adottate con delibera del Congresso di Stato”.
Il nuovo anno scolastico, che si presenta nel periodo post-pandemia, “mira al rispetto del distanziamento, garantito in primis da regole igieniche e di comportamento, nonché da un attento lavoro di logistica e in alcuni edifici di lavori edilizi effettuati durante periodo estivo”.
“La scuola – sottolineano Antonio Bacciocchi, segretario Fupi-Csdl, e Milena Frulli, segretaria Fpi-Cdls – rinasce con la volontà di ritornare alla didattica in presenza essenziale e non sostituibile, mirando al più totale rispetto di una convivenza fatta di regole precise al fine di salvaguardare la salute di tutti. Per questo abbiamo richiesto di predisporre dei protocolli precisi a cui attenersi e cui fare riferimento nello svolgimento di tutte le attività, sia didattiche che di sanificazione degli ambienti e dei materiali”.
Quindi, a fronte delle linee guida presentate dalla segreteria Istruzione, le Federazioni Pubblico Impiego della Csu affermano di aver “chiesto con forza che nel caso si verificassero situazioni di eventuali criticità all’interno di ogni singola scuola, sia disponibile sin da subito un’efficace risposta organizzativa e informativa agli operatori alle famiglie“.
Si è inoltre “sottolineata la necessità di garantire, nella malaugurata eventualità di un ritorno anche parziale a una didattica a distanza, “pari opportunità di trattamento, garantendo a tutti gli studenti le stesse possibilità di accesso alle nuove tecnologie e prevedendo nell’immediato di destinare risorse economiche a questo scopo”.
Le Federazioni Pubblico Impiego della Csu hanno rimarcato “la necessità di prestare la massima attenzione al fabbisogno del personale sia docente (insegnanti–educatori) e non docente (bidelli, bidelli cuochi e addetti asilo nido) che andrà previsto in virtù dei maggiori adempimenti a tutela della sicurezza di tutti”.
“Fondamentale per il buon esito della ripartenza – concludono i segretari delle Federpubblico impiego delle due confederazioni sindacali sammarinesi – sarà il coinvolgimento delle parti sociali, operatori della scuola, dirigenti scolastici, personale del dipartimento Istruzione e tutte le famiglie, coinvolgimento che dovrà essere puntuale e costante. L’augurio è che il nuovo anno scolastico possa ripartire permettendo a alunni, docenti e non docenti di tornare a condividere esperienze e clima tipici della vita in classe”.
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