San Marino. Diffida al Governo dal Coe, Fattoquotidiano.it

San Marino. Diffida al Governo dal Coe, Fattoquotidiano.it

Anche sul Fattoquotidiano.it la diffida al Governo dal Coe

Nel mirino del governo il processo Mazzini… “Vogliono che salti o vada in prescrizione”

La stampa italiana torna a parlare dei durissimi toni contenuti nella lettera inviata dal Commissario europeo per i diritti umani, Dunja Mijatović, al Segretario agli esteri, Luca Beccari. A farlo è il quotidiano diretto da Peter Gomez, il Fatto quotidiano.it, con un lungo articolo a firma di Thomas Mackinson

L’Europa avverte San Marino: “Basta colpi di mano sulla giustizia”. Dopo le epurazioni di questa estate – scrive Mackinson -, da Strasburgo è arrivata una diffida al governo del Titano dove i giudici denunciano una sistematica aggressione della politica alla loro autonomia, con tanto di epurazioni mirate. È una lettera del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa che esprime “preoccupazione” e chiede alle autorità sammarinesi di “astenersi ad azioni che possano interferire con iniziative della magistratura”. L’esecutivo però – prosegue il Fatto quotidiano.it – l’ha ignorata e tenuta nascosta per giorni, con l’intenzione di completare il “repulisti” cacciando anche i giudici d’appello che la maggioranza non ritiene allineati alla propria linea. E siccome a San Marino un terzo grado non c’è, eventuali assoluzioni passerebbero in giudicato. Una forma surrettizia d’indulto, un corridoio perfetto per l’impunità.

Insomma, una durissima lettera dal Coe datata 8 settembre, ma tenuta nascosta dal Governo, che punta il dito sulle prevaricazioni politiche sul potere giudiziario e invita ad “astenersi dall’adottare ulteriori misure”. Nel frattempo si è riunito il Plenario assumendo determinazioni lesive di quei principi che il Commissario richiama.

E’ tremendo per la democrazia e per il rispetto dei rapporti internazionali, dover constatare come il Governo – e forse anche i membri di maggioranza e la minoranza dei giudici che hanno partecipato al Plenario – fosse al corrente di questa lettera del Commissario per i diritti umani ed abbia letteralmente ignorato e disatteso l’invito ad astenersi dall’adottare ulteriori misure riunendo Commissione affari di giustizia e Consiglio giudiziario il 9, 10 e 11 settembre, con l’evidente intento di proseguire in quanto pianificato.

Da mesi i magistrati – continua l’articolo a firma di Mackinson – della piccola Repubblica ai piedi del monte Titano denunciano gli effetti nefasti di un “golpe” travestito da riforma del sistema giudiziario che ha innescato una furibonda girandola d’incarichi e fascicoli all’interno dell’unico Tribunale della Città-Stato, a scapito dei magistrati in prima linea in inchieste e nei processi che vedono imputati e indagati per corruzione e riciclaggio ex ministri e capi di Stato. Ci sono poi indagini e processi aperti a carico di politici tutt’ora seduti nei banchi della maggioranza del Consiglio Grande e Generale…

E la chiosa finale non lascia dubbi ad una prossima tirata d’orecchi da parte degli organismi internazionali… Coi giudici sotto schiaffo della politica, la valutazione positiva del Greco non è scontata. La posta in gioco è alta. Dal Consiglio Europeo dipendono poi altre autorità di controllo internazionale come il comitato di esperti antiriciclaggio Moneyval, lo stesso che in anni non lontani aveva messo San Marino sotto procedura rafforzata, provocando il crollo dei rapporti e degli accordi economici con gli altri stati. Nubi sulla Repubblica del Titano che vuole entrare nell’Unione Europea, che cerca di collocare il proprio debito sul mercato internazionale delle banche, che chiede prestiti (anche all’Italia) per rimpinguare le casse. Difficile accreditarsi come Paese “pienamente recuperato alla legalità”, se mette il bavaglio ai giudici e smonta il tribunale, minando così ogni garanzia circa lo stato di diritto.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy