“Ritengo che la data dell’avvio della campagna vaccinale sarà molto ravvicinata tenendo conto che avremo la possibilità di recuperare il livello degli altri paesi europei”.
Così il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta ha risposto alle domande dei giornalisti durante l’odierna conferenza stampa dell’ISS dopo l’annuncio della firma dell’agoniata intesa con l’Italia per la fornitura dei sieri.
Incalzato dai cronisti, l’esponente del Congresso di Stato ha spiegato di non poter dare una data certa per l’arrivo dei vaccini, assicurando che avverrà “molto presto”.
Nel merito al protocollo siglato, Ciavatta ha spiegato che “garantisce alla Repubblica di San Marino una copertura vaccinale con tutti i vaccini che la Commissione Europea ha preacquistato. Ciò mette il Titano al pari di tutti gli altri stati membri della UE pur essendo stato terzo sia per quanto riguarda la marca dei vaccini distribuiti, sia per quanto riguarda la percentuale riservata a ciascun stato”.
Quindi “abbiamo la garanzia di coprire vaccinalmente la nostra popolazione nelle stesse modalità e tempistiche di tutti gli altri paesi europei”.
L’accordo europeo prevede che sia la Commissione europea ad acquistare direttamente dalle case produttrici i vaccini per tutti gli stati comunitari distribuendo poi le dosi in quota parte ai vari stati in base alla popolazione.
Quindi quante dosi arriveranno a San Marino? “Tenendo conto che a San Marino abbiamo circa 35mila residenti – ha risposto Ciavatta – e che l’Italia ne ha 60 milioni, abbiamo diritto a circa 1 dose ogni 1.700 di quelle che arrivano in Italia. Quindi ad oggi avremmo avuto circa 450 dosi”. Infatti al momento il Belpaese ha vaccinato poco più dell’1% della propria popolazione. Anche se, stando ai dati ufficiali, arriveranno nei prossimi 18 mesi circa 200 milioni di dosi da 6 differenti case farmaceutiche che consentiranno di raggiungere l’immunità di gregge del 70% necessaria per debellare il virus.
Ciavatta ha rassicurato in merito ai ritardi accumulati dal Titano sulla vaccinazione. “Più avanti ci saranno fasi in cui l’approvvigionamento sarà più consistente, con l’approvazione di Ema degli altri vaccini. Da aprile in poi, secondo il piano strategico italiano, avremo picchi di 500 somministrazioni quotidiane”.
Ai sammarinesi saranno iniettati i vaccini autorizzati dall’Ema, Agenzia europea per i medicinali, nonostante il Titano possa utilizzare anche farmaci non ancora autorizzati dal Vecchio continente ma da altre autorità come quella americana. “La decisione – ha spiegato Ciavatta – è quella di attingere a canali Ema per ulteriore garanzia e per avere un doppio controllo“.
In merito all’organizzazione della campagna vaccinale, il Segretario ha illustrato che il piano vaccinale è pronto e che è stato già illustrato agli omologhi italiani. “Domani – ha aggiunto – in Commissione consiliare sanità fornirò i dettagli ai commissari. È molto molto dettagliato e prevede una parte di divulgazione della campagna stessa, lo stoccaggio, la farmaco-vigilanza, le modalità e il luogo di somministrazione oltre ad altri elementi tecnici come la certificazione di vaccinazione riconoscibile, il consenso informato prima della somministrazione, la vigilanza dopo l’inoculazione del vaccino”.
Un piano che prevede “ingenti sforzi organizzativi del personale e della struttura” sanitaria sammarinese.
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