“Come facciamo ad accettare che i nostri figli vengano trattati come dei pacchi postali?”.
Lo chiede al governo, attraverso una lettera, un gruppo di genitori degli alunni delle elementari e dell’infanzia del plesso di Città, aggiungendo che “non basta dire che si rispetterà e si tutelerà” i bambini, “bisogna dimostrarlo e crediamo che decidere di spostarli da un plesso all’altro, senza neppure preoccuparsi delle dinamiche con cui questo spostamento avverrà, sia inaccettabile”.
Le problematiche legate alla decisione di chiudere la scuola “La Sorgente”, a detta degli autori della missiva, “sono molte, anche a giudicare dal dibattito che si è sollevato e che ci auguriamo continui per il bene della nostra scuola oggi, ma anche per il bene di quei plessi che si troveranno nella nostra stessa situazione in futuro”.
“La frettolosità con cui il provvedimento è stato preso, sicuramente non è comprensibile e ci auguriamo che le posizioni prese dal governo possano essere riviste”, dichiara infine il gruppo di genitori dei bambini delle elementari e dell’infanzia del plesso di Città.
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