San Marino. Seduta caratterizzata dalla proroga delle misura anti-Covid

San Marino. Seduta caratterizzata dalla proroga delle misura anti-Covid

Nel pomeriggio i lavori consiliari ripartono dall’esame del Decreto – Legge 30 agosto 2021 n.158  “Proroga delle disposizioni inerenti alle misure di gestione dell’epidemia da Covid-19-e ulteriori misure”.

In particolare, l’Aula discute dell’emendamento di Libera all’articolo 8 che riguarda la vaccinazione del personale sanitario e socio sanitario e dei provvedimenti per chi non ha il green pass. “Con l’emendamento- spiega il consigliere Michele Muratori– aggiungiamo una categoria, oltre quella del vaccinato, anche quella del possessore di un certificato che attesti anticorpi superiori a 50, in base ai parametri adottati dall’Oms, oppure con tampone antigenico negativo effettuato ogni 48 ore”. E’ un emendamento che “fa il paio con le tesi che stiamo sostenendo come Libera anche sul green pass- prosegue- in una situazione come quella attuale va tutelato anche il lavoro che è diritto sacrosanto e inviolabile”. “Pur riconoscendo l’eccezionale bontà della campagna vaccinale- prosegue Muratori- riconosciamo altre soluzioni, come il tampone ogni 48 ore, pagato dal dipendente, per sopperire anche alla carenza di personale che stiamo vivendo”. Il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, pur ribadendo che è un emendamento di “buon senso”, sottolinea come nella struttura sanitaria ci siano “sensibilità molto differenti sull’adesione alla campagna vaccinale”. Da parte sua dichiara l’impegno di farsi promotore per organizzare un incontro con responsabili e coordinatori della struttura sanitaria per discutere di “modifiche per l’assegnazione di chi ha deciso di non accedere alla campagna vaccinale”. Del resto, “ringrazio per l’emendamento- tira le somme- ma non si ritiene vi siano attualmente le condizioni per votarlo farevolemente e chiedo alla maggioeanza di bocciare l’emendamento”. Da parte della maggioranza, i consiglieri Michela Pelliccioni  e Mirko Dolcini di Dml, ma anche Giordano Alberto Spagni Reffi di Rete condividono l’impostazione dell’emendamento ma anche la linea presa dal Sds Ciavatta.  Iro Belluzzi, Npr, propone di svolgere una campagna anticorpale per i dipendenti Iss “sarebbe un’ operazione che ci porta avanti nel caso in cui dovessimo svolgere una terza vaccinazione”. Per Francesco Mussoni, Pdcs, l’emendamento di Libera è interessante, “d’altra parte serve realismo da parte dei governo e sanità, bisogna capire il contesto in cui ci troviamo fatto di rapporti e scambi scientifici com l’Italia e altri Paesi”. Nicola Renzi, Rf, sottolinea come ci si trovi di fronte a “un paradosso dettato dalla necessità”: “Preferisco essere visitato da un medico che non si è sottoposto al percorso vaccinale- osserva- oppure essere visitato dopo 2-3 settimane da un medico vaccinato?”. Matteo Ciacci, Libera, ringrazia il Sds Ciavatta e la maggioranza per aver riconosciuto la proposta come di buon senso e l’importanza di “andarla a rendere generale- spiega- perchè battere su questo punto ci può permettere di risolvere forse anche problematiche più rilevanti, penso quella con l’Italia sul green pass”. L’emendamento viene infine respinto e il decreto ratificato all’unanimità.

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