San Marino. ‘La Voce’, nessuna proroga per la domanda di concordato. L’informazione di San Marino

San Marino. ‘La Voce’, nessuna proroga per la domanda di concordato. L’informazione di San Marino

L’informazione di San Marino: Nuova tegola su “La Voce” / Dal Tribunale niente proroga / Era stata richiesta nell’ambito della domanda di concordato

L’avevamo scritto ieri che la bufera che si era abbattuta una quindicina di giorni fa sul quotidiano La Voce di Romagna stava pian pianino assumendo le sembianze di un vero e proprio ciclone. E, infatti, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati, appunto due settimane fa, con l’accusa di truffa ai danni dello Stato italiano di Gianni Celli, presidente e socio unico della Editrice La Voce srl, che fino ad un paio di mesi fa era proprietaria della testata dell’omonimo giornale riminese (attualmente gestito da un’altra società, la Edizioni delle Romagne srl di cui è amministratore Nicola Celli, figlio di Gianni); e la perquisizione di l’altro ieri, nella sede centrale del quotidiano, al primo piano del grattacielo a Rimini, da parte della Guardia di Finanza, con relativo sequestro di documenti cartacei e computer considerati dagli inquirenti interessanti per le indagini ecco un’altra “tegola” giudiziaria, stavolta di natura civile, pronta ad abbattersi sul giornale. Ieri il presidente del tribunale di Rimini, Rossella Talia, ha firmato il decreto col quale il tribunale collegiale ha rigettato l’istanza di proroga del termine per la presentazione della proposta, del piano di concordato e della restante documentazione avanzata dalla Editrice La Voce srl: piano di concordato che altro non è se non l’estremo tentativo di Celli di salvare il suo giornale dal rischio chiusura (…)

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