San Marino International Bank (Smib, ora Bism) ex Banca del Titano era legata a filo doppio alla Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo) i cui dirigenti sono sotto processo a Roma a partire da mercoledì prossimo.
Bdt fu comprata da personaggi gravitanti attorno alla Tercas in assenza di autorizzazione da Banca d’Italia e con l’assenso di Banca Centrale della Repubblica di San Marino il 25 ottobre 2007 con firma del Presidente dr. Antonio Valentini senza autorizzazione preventiva del Consiglio Direttivo, in quanto ritenuto, dallo stesso Valentini, atto ‘urgente’.
La procedura d’urgenza non pare essere stata poi riconosciuta da detto Consiglio Direttivo, così che sembra che l’avallo sia arrivato – legittimamente? – dal Comitato per il Credito ed il Risparmio.
Le cose stanno veramente così?
Occorre che i componenti di detto Comitato – Stefano Macina, Fiorenzo Stolfi, Tito Masi e Ivan Foschi – facciano sapere come stanno le cose. Anche perché da indagini italiane è emerso che ‘quei di Teramo’ erano in Smib ancor prima dell’acquisto. Viene il sospetto che fra i beneficiari dei 16 milioni versati dallo Stato (e mai restituiti) ci siano stati anche venditori-compratori nascosti nell’anonimato, visti gli incredibili incroci emersi da un articolo di Stefano Elli.
Per completezza di informazione va aggiunto che i ‘compratori’ hanno rifatto un altro buco coperto poi da Banca di San Marino su incomprensibili pressioni delle istituzioni.