Torna in libertà l’ex direttore della Cassa di Risparmio di Teramo. Tercas, Antonio
Di Matteo.
Il mese scorso la Procura di Roma aveva notificato l’avviso di chiusura delle
indagini.
Al dr. Di Matteo, fra l’altro, pare essere stata addebitata la creazione di una ‘ banca
parallela ‘ nella Repubblica di San Marino (ex Bdt poi Smib), all’insaputa o contro il parere di Banca d’Italia e l’Ok – potrebbe essere avvenuto diversamente? – della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Arrestato per ordine della Procura di Roma il due Dicembre del 2013
nell’inchiesta Basilea 2, venne coinvolto in forma apicale nella cosidetta
“Bolla Immobiliare” insieme ad altre 18 persone, compresa la compagna Cinzia
Ciampani.
Le accuse al momento dell’arresto per Di Matteo furono di
bancarotta fraudolenta, ostacolo all’attività finanziaria di vigilanza e
associazione per delinquere. (iduepunti.it)
Intanto il Commissario Sora ha avviato la procedura di contestazione per aver
riferito informazioni delicate all’ex direttore generale Di Matteo, nei
confronti di altri dipendenti Tercas. Dopo i tempi tecnici è presumibile
supporre che nei loro confronti venga assunta la stessa decisione presa per gli
altri dieci dipendenti. (certastampa.it)
Di Matteo è indagato
a Roma assieme ad altre 18 persone per un buco di 220 milioni. Fra queste
persone anche Francescantonio
Di Stefano, ex amministratore della Smib, a quanto pare, disposto a
raccontare -come alter
ego di Di Matteo– quanto sa dei collegamenti
fra Smib e Tercas.
Dr. Antonio Di Matteo