San Marino, usato come ‘alibi per l’Italia’. Mularoni, Esteri

San Marino, usato come  ‘alibi per l’Italia’. Mularoni, Esteri

Luca Rinaldi di Il Fatto Quotidiano titola:  San Marino terra della mafia: “E’ l’Italia che non vuole accordi, serviamo da
alibi”
/ La banca della micro Repubblica travolta dallo scandalo del
riciclaggio. Il Segretario di Stato si difende e accusa il governo italiano:
“Noi abbiamo sempre dimostrato disponibilità, ma qualcosa non funziona. I
rapporti sono spesso difficili”

Rinaldi dopo aver sintetizzato l’indagine Decollo
Money
  che si è abbattuta  in modo devastante sul Credito Sammarinese (con l’arresto del Presidente, Lucio Amati, e del Direttore, Valter
Vendemini
) riporta una intervista ad Antonella
Mularoni
, Segretario di Stato agli Affari Esteri.

Allo stato attuale delle cose c’è almeno una strada
aperta per adeguare le normative e gli organi di controllo armonizzandoli, non
solo con l’Italia, ma con l’intera Ue? Cosa risponde a chi chiede più
trasparenza anche ai Vostri istituti di credito?
Abbiamo un dialogo
aperto e proficuo con l’Unione Europea per intensificare la cooperazione e
trovare forme nuove di integrazione rispetto a quelle attuali. L’Unione Europea
ha preso atto dei grandi cambiamenti che sono stati posti in essere a San Marino
in particolare dall’inizio di questa legislatura e del progressivo e rapido
adeguamento agli standard internazionali in vari settori, compreso quello
bancario e finanziario. Insieme stiamo cercando di delineare un quadro giuridico
di reciproca soddisfazione all’interno del quale rendere sempre più forti i
nostri rapporti.

Lei parla della possibilità che San Marino diventi un
protettorato italiano come di “un fantasioso castello presentato come risolutivo
di ogni problema” contro la criminalità.
San Marino esiste da oltre 1710 anni e non ha nessuna
intenzione di divenire un protettorato né dell’Italia né di altri Paesi, la
circostanza dell’infiltrazione dei fenomeni di malavita organizzata in tutte le
regioni italiane ed in molti Paesi europei è la prova che non è così semplice –
neppure per i Paesi grandi – combattere efficacemente la malavita organizzata.
Detto questo, i sammarinesi e le istituzioni sammarinesi sono i primi a non
volere che tale malavita metta radici nel nostro Paese, ben conoscendone la
pericolosità anche per il tessuto economico e sociale.
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