Lucia Paci – Corriere Romagna: Intervento del consigliere diplomatico a Canale 5. Lettera del don dal carcere: «Dimostrerò attraverso i fatti che tutto ciò che è successo è un piano contro di me» / «Gratien romperà il segreto confessionale» / La difesa dell’ambasciata del Congo: «Risponderà al pm e l’indagine cambierà»
VALMARECCHIA. A due mesi dall’arresto di padre Gratien Alabi (accusato dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia) l’ambasciata del Congo interviene e annuncia: «Padre Graziano risponderà al pm e l’indagine cambierà completamente. Finora non ha parlato per il segreto confessionale. Ora dirà quello che sa. È innocente».
L’ambasciata del Congo in Italia è intervenuta per bocca del consigliere diplomatico Osango Benjamin alla trasmissione di Canale 5 “Segreti e delitti”. Benjamin ha sottolineato che l’ambasciata «ritiene ingiusta la detenzione». Nel corso della trasmissione è stata mostrata una lettera scritta da padre Graziano in carcere nella quale ribadisce la sua innocenza. Il nuovo avvocato difensore di Alabi, Francesco Zacheo, continua a ribadire la mancanza di prove e ha pure affermato che «zio Francesco esiste ma il nome è un altro». Zio Francesco sarebbe uno dei personaggi che ruotava intorno a Guerrina Piscaglia (scomparsa l’1 maggio 2014 dalla sua abitazione di Ca’ Raffaello) ma non è mai stato individuato. Riguardo al fatto che Gratien avrebbe tentato dei depistaggi con il telefonino di Guerrina, Zacheo sostiene che il prete «non lo ha mai avuto». Per la difesa è anche escluso che il religioso congolese avesse avuto rapporti con delle prostitute come dichiarato da una giovane rumena. (…)