Lite sul lavoro: lesioni volontarie, ingiuria e minacce. 43enne a giudizio
ANTONIO FABBRI – Arriva in Tribunale lo spiacevole episodio di una lite sul lavoro, tra due dipendenti di una pasticceria, che ha visto, secondo l’accusa, un uomo procurare lesioni e proferire ingiurie e minacce nei confronti di una donna. Di qui anche la costituzione di parte civile dell’Authority per le pari opportunità in giudizio tramite l’Avvocatura dello Stato. Parte civile la donna presa a male parole e che, poi, in seguito all’episodio ha pure perso il lavoro. I fatti risalgono al 9 ottobre 2018 quando, in seguito a una discussione con un collega di lavoro, la donna è stata presa a male parole dallo stesso, un 43enne di origini pugliesi, insultata con epiteti sessisti, minacciata di morte e colpita con degli schiaffi alla nuca. Secondo la ricostruzione fatta ieri la ragazza è anche caduta a terra per poi uscire dal locale è allontanarsi. (…)
Nella prossima udienza, fissata per il 23 ottobre, sarà ascoltato l’imputato che fornirà la sua versione dei fatti. In quella stessa udienza si dovrebbe poi procedere alle conclusioni ed è attesa la sentenza del giudice Alberto Buriani.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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