Per la maggioranza la strada in discesa è iniziata
Ieri le dimissioni dalla Commissione Giustizia da parte di Iro Belluzzi. All’indomani della sconfitta della maggioranza che sostiene il governo formato da Pdcs, Rete, Npr e Dml, le dimissioni presentate da Belluzzi sono rimbalzate da una sede all’altra dei partiti per fermarsi in quella del Partito dei socialisti e dei democratici, di cui fa parte lo stesso Belluzzi, e da subito apparire non accoglibili tanto da metterle nero su bianco sul verbale dell’Ufficio di Presidenza. Una mossa, questa, che ha favorito gli indecisi all’interno della lista nata solo per affrontare le scorse elezioni, Noi per la Repubblica, a valutare sotto un’ottica diversa e più realistica l’impatto che avrà la scelta di avere abbandonato il Consiglio giudiziario plenario da parte dello stesso Belluzzi. E all’interno delle mura del Psd, deve aver fatto molto rumore la frase riportata nella sua lettera di ieri dove ricordava che “il Psd è un partito che si batte per seguire dei percorsi di democrazia e riforma rispondenti a logiche democratiche e pluraliste. Credo quindi che certe battaglie per la democrazia e la legalità vadano condotte fino in fondo cosicché i principi non restino solo enunciati ma prendano vigore con gli atti”. (…)
Nonostante le frasi di circostanza dei protagonisti, l’inizio della fine di questa maggioranza consigliare sembra avere più di un nome e un cognome oltre a quello di Iro Belluzzi. La strada in discesa è iniziata.
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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