“Mi chiamavano terrona per il mio accento”
L’attrice Marina Crialesi, nota come la Beatrice di “Un posto al sole” e cresciuta a Rimini, svela di essere stata bullizzata per anni
GRAZIA BUSCAGLIA – Le ferite dell’anima fanno fatica a scomparire. A volte vengono solo sepolte da da una lunga serie di giorni vissuti, ma, all’improvviso, ritornano e fanno di nuovo male. E per guarire, bisogna parlarne. Così ha deciso di fare Marina Crialesi, giovane attrice e volto conosciutissimo al grande pubblico grazie al personaggio di Beatrice nella soap opera tv “Un posto al sole”. Anche lei come Lodo Guenzi, Tiziano Ferro, Lewis Hamilton vittima di bullismo. Nata in Calabria, a dieci anni però si è trasferita a Rimini dove ha vissuto per altri dieci anni. Ma il rapporto con Rimini non è stato facile. Almeno all’inizio.
Che cosa è accaduto a Rimini? “Avevo solo dieci anni quando con la mia famiglia ho lasciato la Calabria. Laggiù era tutto diverso, la vita, le amicizie, la stessa scuola. Sono arrivata a Rimini che dovevo frequentare la quinta elementare”.
A scuola sono iniziati i suoi problemi? “Sì, quando sono arrivata, era tutto più difficile, il programma, lo studio. E i miei compagni di classe non mi hanno aiutato, anzi. Mi hanno bullizzato. Mi prendevano in giro per la mia cadenza, per la prima volta in vita mia ho sentito la parola ’terrona’. Per loro ero la diversa, mi deridevano, mi facevano il verso. Era davvero un incubo, non sono riuscita a farmi degli amici. Era tutto diverso. Io ero abituata a girare per Lamezia terme da sola, invece a Rimini non potevo fare nulla, dovevo essere sempre accompagnata dai genitori. Mi sentivo in gabbia. Alle medie è andata meglio perché là ho trovato una delle mie amiche più care, Alessia. Vivevamo in simbiosi. Ma al liceo ancora bullismo, ancora problemi”. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino
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