La questione del voto palese è stata più volte dibattuta in seno al Consiglio Grande e Generale e la proposta di legge dell’UPR, atta a modificare la legge 11 marzo 1981 ed a ridurre l’accesso alla modalità del voto segreto, va nella giusta direzione. Civico10 ha già costituito al suo interno un gruppo che sta verificando come e dove aggiornare il Regolamento del Consiglio Grande e Generale: sicuramente la parte relativa al voto segreto/palese sarà una parte importante e fondamentale per una vera trasparenza ed una reale democrazia parlamentare. Civico10 ha già inserito nel suo programma modalità di riduzione dell’abuso di questa forma non trasparente di votazione e condivide perciò la proposta dell’UPR. Una delle proposte di Civico10 è di incrementare il numero di Consiglieri necessari per richiedere la votazione segreta in quanto, ad oggi, chiunque può chiedere tale modalità in caso di votazione di ogni singolo articolo.
Inoltre, a sottolineare quanto sia sentita dalla Cittadinanza la necessità di una modifica al voto segreto/palese, in questa sessione consigliare è stata dichiarata conforme e verrà quindi posta in discussione l’istanza d’Arengo presentata il 7 Ottobre 2012 nella quale si chiede che “… il ricorso alla modalità del voto segreto – in occasione della votazione complessiva di una legge da parte del Consiglio Grande e Generale – divenga ammissibile solo qualora la maggioranza semplice dei Consiglieri abbia votato a favore del ricorso a tale modalità” (Istanza n.10).
Come è possibile notare, il filo conduttore di ogni proposta, da qualunque parte derivi, è rendere più trasparente verso l’esterno le posizioni che i Consiglieri andranno a sostenere tramite il loro voto. Questa è la giusta espressione di democrazia, dove il Consigliere è un “delegato” del popolo e dove quest’ultimo possa verificare che il lavoro svolto dal Consigliere corrisponda con quanto affermato o sostenuto durante la propria candidatura.
Infine, ad integrazione dell’adozione del voto palese come metodo standard di votazione, vogliamo sottolineare che all’articolo 40 del Regolamento del Consiglio Grande e Generale si vorrebbe introdurre un meccanismo elettronico di conteggio del voto anche per la votazione palese. Le sole modalità di “alzata e seduta” o di “appello nominale” non trovano infatti riscontro funzionale ed economico con le possibilità informatiche disponibili ad oggi e già in seno al Consiglio Grande e Generale.
Auguriamo che il confronto su questa tematica possa permettere alla nostra Repubblica di incrementare il livello di democrazia interno e sia uno dei tanti campi in cui atti reali trasparenza vengano adottati.
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