Ieri sera si è riunito il consiglio direttivo di Sinistra Unita per discutere della crisi di governo e degli scenari che questa apre. Al di là delle motivazione e della credibilità di chi la crisi l’ha aperta, Sinistra Unita ritiene sia stato un atto dovuto vista la disgregazione del Patto per San Marino, e quindi un atto di chiarezza nei confronti della cittadinanza.
Un atto che ha liberato il Paese dall’arroganza di una accozzaglia politica incapace di affrontare le grandi questione che il paese ha di fronte a sé, partendo dalla dilagante corruzione per arrivare alla riduzione dei redditi delle famiglie.
Il Consiglio Direttivo di Sinistra Unita ha dato mandato al gruppo consiliare di proporre nell’incontro odierno di tutte le forze politiche i seguenti provvedimenti:
approvazione nell’ultimo consiglio di un pacchetto di norme per il superamento dell’esame OCSE; abolizione del raddoppio del contributo elettorale (che verrebbe a costare allo Stato oltre un milione di euro); accorpamento dei referendum in corso alle elezioni politiche – modificando opportunamente la legislazione; posticipare il termine ultimo per la formazione delle liste e delle coalizioni a dopo la conclusione dei lavori della Commissione Antimafia.
Inoltre è stato dato mandato ad una delegazione di aprire un confronto con tutti quei movimenti, partiti e singoli che sentono di voleri impegnare a favore di una Alternativa Politica all’ammucchiata elettorale che si sta delineando. Una Alternativa da costruire con persone serie, oneste e capaci, su programmi e contenuti chiari e realizzabili, che dica ai sammarinesi la verità sullo stato delle cose, e che ridia valore all’eguaglianza e alla solidarietà.
Sinistra Unita
25 luglio 2012
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