L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO 12/03/2007 ( Il sospetto dello
scambio)
Ai partiti di governo, Psd, Ap ed Su, non piace che si continui
a parlare di giochi. Soprattutto non piace che si continui a parlarne come se
n’è parlato negli anni precedenti.
Si sarebbe smesso di parlare di giochi se ci fosse stata, in
materia, una rottura con quanto è avvenuto negli anni precedenti. Col nuovo
governo ci saremmo attesi – dato l’ingresso di forze del tutto nuove, Ap ed Su –
che immediatamente si fossero messi i sigilli alle macchinette Keno sempre
denunciate, da queste forze, come del tutto irregolari e che, al 31 gennaio
2007, l’attività nelle sale di Rovereta fosse stata stoppata a norma di
convenzione come chiesto, da tali forze, per anni.
Così facendo il nuovo governo avrebbe potuto presentarsi alla
trattativa con l’Italia su un piano di maggiore considerazione e rispettabilità.
E sarebbe caduto il sospetto, emerso dai lavori della Commissione d’Inchiesta,
che il testo dell’accordo di cooperazione predisposto dal Ministro Gianfranco
Fini, fosse derivato dalla seguente scelta: cessione di prerogative di sovranità
in cambio di una qualche tolleranza per attività di gioco in Repubblica gestite
da Casinos Austria.
Il sospetto di tale scambio rimane: l’ipotesi dell’arrivo di
Casinos Austria nell’ ex Garage Masi circola e comunque non è stata smentita.
Le sale giochi col nuovo governo (da una, quella di Rovereta,
che rimane!) sono diventate cinque o sei. Sale del gioco d’azzardo, ovviamente.
I soggetti partner sarebbero “così sciocchi da investire in un’impresa che
gestisce solo il gioco della tombola e qualche decina di flipper?”
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