Corriere Romagna: Lo dicono gli ex vertici di Banca centrale al pm di Forlì precisando che «non ebbero esito» / «Gatti fece pressioni molto forti» / Caringi e Papi: «Diceva di essere in contatto con Bianchini»
A denunciare di aver
ricevuto “attenzioni” da
parte della politica, ed espressamente
dall’allora
segretario di Stato alle
Finanze, oggi Capitano
reggente, furono Stefano
Caringi e Luca Papi, rispettivamente
ex responsabile
della vigilanza ed
ex direttore di via del
Voltone. Sentiti dal pm
Fabio Di Vizio, nell’ambito
dell’inchiesta “Varano”
parlano di colloqui
e telefonate di Gatti volte
a rassicurarsi su Fingestus
che, denunciò Caringi,
«vedeva come interlocutore
istituzionale
più che noi il governo
sammarinese».
Sia chiaro,
dissero i vertici: le
pressioni ci furono ma
non ebbero esito; ossia,
su Fingestus si arrivò
poi a una conclusione
che trovò d’accordo Banca
centrale.
«La Fingestus
è controllata dalla
famiglia Bianchini – si
legge nella deposizione
di Caringi in procura a
Forlì -, così come la Karnak.
Gatti riferiva di essere
costantemente in
contatto con Bianchini.
Credo vi fossero relazioni
abbastanza strette tra
Gatti e Bianchini. Da
quello che ricordo, Gatti
ci riferiva che Bianchini
minacciava di uscire
completamente da San
Marino e che probabilmente
aveva risentito degli
effetti della trasmissione
televisiva Report
che aveva riguardato la
Karnak»
[…]
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rapporti di Karnak con i centri di potere. Patrizia Cupo, Corriere Romagna San
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