Mattia Marinelli Fixing: IAM RSM, perché è molto importante il compostaggio domestico
SAN MARINO Non tutti i rifiuti sono uguali. E nonostante negli anni sia cambiato il “linguaggio” – ieri si parlava di “avanzi” di cucina o di “resti” di erba tagliata o di rami potati mentre oggi che anche il mondo dei rifiuti ha avuto una “alfabetizzazione”, il termine utilizzato è “compostaggio domestico” – il concetto è sempre lo stesso: dai cosiddetti “scarti” (non tutti ovviamente) si può ricavare (sì, anche in questo caso possiamo parlare di una “second life” sui generis) un “qualcosa” che può essere utile alle persone: il compost. (…)
Viste le “potenzialità” di questi scarti, riteniamo opportuno spiegare che potrebbero essere recuperati e sottratti allo smaltimento in discarica attraverso il compostaggio domestico o con la differenziata “Porta a porta”. Anche il compostaggio domestico rientra in quella che chiamiamo “economia circolare” (un concetto a noi della IAM molto caro e che avete spesso avete ritrovato in questa rubrica). Mi spiego: per attivare questo processo di “trasformazione” i rifiuti non vengono spediti a casa di qualche mago o di qualche alchimista che vive in Australia o al Polo Sud ma piuttosto rimangono “in casa”. Non nelle vostre, non preoccupatevi: mi riferisco alla Repubblica. Anche a San Marino difatti abbiamo già attivato gli impianti per la gestione del rifiuto organico, le cosiddette “biocelle”, nelle quali avviene il processo di compostaggio. (…)