Il Resto del Carlino: «Fusione tra i due maggiori istituti, rischi per i lavoratori e tutto il Paese» / I sindacati sull’unione di Banca San Marino e Cassa di Risparmio.
SAN MARINO. BASTA chiacchiere e promesse: la Csu, la Centrale sindacale unitaria, vuole numeri e progetti: soprattutto chiede trasparenza e condivisione sull’operazione di fusione annunciata dalla Banca di San Marino e dalla Cassa di Risparmio. Preoccupa in primis «la concentrazione delle leve del credito, e quindi del potere finanziario, in pochissime mani e la collocazione del nuovo soggetto bancario. Sarà un soggetto di diritto privato – si chiede il sindacato – oppure si concretizzerà di fatto la nazionalizzazione anche di un’altra Banca, scaricando i costi sulla collettività? Resta poi da risolvere lo smaltimento della mole enorme di Npl (i crediti non esigibili, ndr) del sistema e la crescente mole di crediti di imposta accumulati dal sistema bancario di cui il sindacato teme la trasformazione in titoli di debito pubblico.