David Oddone di L’Informazione di San Marino: Dalle carte nuovi inquietanti elementi che chiamerebbero in causa anche esponenti di primo piano / Vallefuoco e Bacciocchi volevano favorire gli amici politici: “il ministro sta inguaiato” / Intercettata anche la moglie del notaio, Monica Fantini. Francesco Vallefuoco: “Problemi? Spariamo in testa”
Con l’operazione “Staffa” qualcuno rischia seriamente di cadere da cavallo e farsi molto male. E potrebbe trattarsi di qualche politico nostrano. Di “protezione politica” parla il Procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, Alessandro Pennasilico.
“L’indissolubile pactum sceleris esistente tra Francesco Vallefuoco e Livio
Bacciocchi è tale che per il primo, in occasione delle elezioni, era necessario che il gruppo politico di riferimento di quest’ultimo, non fosse ostacolato”.
Qual è il gruppo di riferimento di Livio Bacciocchi? Dalle carte non emergerebbe un legame preciso. L’intercettazione tuttavia porta la data del 23 ottobre 2008, quando in carica c’era il governo di centrosinistra formato da Psd, Ap e Su: di lì a poco si sarebbero tenute le elezioni, poi vinte dalla coalizione di centrodestra a trazione democristiana. Interessante il riferimento ad un ministro che sarebbe nei guai: “Il ministro sta inguaiato” afferma Francesco Vallefuoco, non sapendo di essere spiato dall’Antimafia. Una frase questa che potrebbe fare pensare ad una “simpatia” per l’allora governo in carica.
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Marino di N. Montebelli