Il Consiglio Centrale del P.D.C.S., riunito al gran completo
nella serata di ieri, ha approvato, alla fine di un partecipato e sentito
dibattito, la posizione che il Segretario ha così sintetizzato nell’intervento
conclusivo.
L’azione del P.D.C.S. si muove in questa delicata fase sulle
seguenti direttrici:
– c’è un Paese da sostenere, che ha bisogno di un governo e di
una maggioranza determinati nel ricercare con ogni mezzo la strada per la
normalizzazione dei rapporti con l’Italia e per essere esclusi dalla black
list. Ha altresì bisogno che Governo e maggioranza accelerino le scelte su
interventi già ipotizzati negli organismi di partito;
– va continuata l’azione di sensibilizzazione verso gli amici
del PDL italiano e del PPE per far conoscere la San Marino di oggi; uno
Stato adeguatamente integrato agli standard internazionali;
– la conferma della valore del processo di semplificazione del
quadro politico con quelle forze che hanno condiviso il percorso federativo;
– la condivisione del confronto avviato con i partiti di
opposizione che hanno aderito al processo della Costituente Socialista su temi quali:
rapporto con l’Italia, rapporto con l’Europa, sviluppo economico del Paese;
– l’analisi dell’esito referendario che indica la necessità
che la politica sia più presente e capace di rappresentare le istanze e le
esigenze della cittadinanza.
Il Partito sta vivendo questo delicato momento con grande
responsabilità e compattezza. Numerosi interventi hanno colto l’occasione per
ringraziare l’amico Francesco Mussoni per il grande senso di responsabilità e
spirito di servizio verso il Partito ed il Paese, avendo accettato l’incarico di
Segretario di Stato al Lavoro, in un momento di grande difficoltà per
l’economia e le imprese, consapevole della necessità di un forte rilancio delle
politiche del mercato del lavoro.
L’atteggiamento del P.D.C.S. sarà di grande responsabilità e
determinazione per affrontare tutto quanto si renderà necessario, con
particolare attenzione al raggiungimento degli obiettivi che potranno
consentire al Paese di uscire dalle difficoltà del presente.