Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Intrecci politica-affari, altri video di Carrirolo coinvolgono Germano de Biagi

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Intrecci politica-affari, altri video di Carrirolo coinvolgono Germano de Biagi

 L’informazione di San Marino

Si parla di milioni di
euro come se fossero bruscolini e di entrature col governo e con Banca
centrale

 Intrecci politica-affari, altri video di Carrirolo
coinvolgono Germano de Biagi 

 Nei filmati i dialoghi con
Germano De Biagi
/ Si parla di milioni di euro come se fossero
bruscolini, di entrature col governo e con Banca Centrale per coprire
esposizioni
/ Emerge anche che la relazione della commissione antimafia
era a qualcuno già nota prima che fosse resa pubblica

Spuntano nuovi video girati da Gianluigi
Carrirolo
, sedicente
vicino ai servizi segreti
e nei giorni scorsi già ascoltato
dai magistrati
che lo ritengono persona che, nell’ambito di Banca
commerciale sammarinese e FinPoroject, si occupava di dossieraggio. Numerosi
dossier ritrovati nelle
cassette di sicurezza
di FinProject,
quelle che Gianluca
Bruscoli
non voleva lasciare aprire alla magistratura nel febbraio del 2012
opponendo il passaporto diplomatico di consigliere di ambasciata in Libia, sono
infatti ritenuti riconducibili all’imprenditore veneto e da lui
realizzati.

Per la magistratura,
cioè, Carrirolo sarebbe
tra quelli che hanno preparato
numerosa documentazione
ritrovata in Finproject. Dalle
oltre cento cassette di sicurezza
spuntarono parecchie cose tra
cui il famigerato “libro nero”
della politica sammarinese, del
quale si parlò come di un documento
capace di fare tremare
il palazzo. Pagine e pagine
all’epoca fitte di misteri, oggi in
buona parte svelati dalle indagini,
soprattutto sui flussi di denaro.
Di questo libretto, tra l’altro,
nei corridoi della politica si
parlò parecchio quando emerse
la notizia, ormai più di un anno
fa. Se quelli erano i dossier,
oggi saltano fuori i filmati.Per la magistratura,
cioè, Carrirolo sarebbe
tra quelli che hanno preparato
numerosa documentazione
ritrovata in Finproject. Dalle
oltre cento cassette di sicurezza
spuntarono parecchie cose tra
cui il famigerato “libro nero”
della politica sammarinese, del
quale si parlò come di un documento
capace di fare tremare
il palazzo. Pagine e pagine
all’epoca fitte di misteri, oggi in
buona parte svelati dalle indagini,
soprattutto sui flussi di denaro.
Di questo libretto, tra l’altro,
nei corridoi della politica si
parlò parecchio quando emerse
la notizia, ormai più di un anno
fa. Se quelli erano i dossier,
oggi saltano fuori i filmati.

I video di Carrirolo. Carrirolo realizzava anche delle
registrazioni audio-video. Una cinquantina sarebbero quelle da lui registrate
all’insaputa degli interlocutori. Dai video in circolazione emerge che, alla
vigilia delle elezioni del 2012, Carrirolo, che gravitava nell’ambito dell’area
socialista ma aveva evidentemente rapporti anche con membri del governo di
allora, con una telecamera nascosta acquisiva informazioni compromettenti o,
comunque, “spendibili” per fare eventuali pressioni.

Che uso
sia stato fatto di questi video in
quella fase pre-elettorale, non è
al momento dato sapere. Adesso,
però, queste registrazioni,
a distanza di due anni, stanno
venendo fuori alla spicciolata e,
se è vero che l’origine è quella
dei dossier nati in un contesto
nel quale fare politica significava,
e probabilmente per molti
significa ancora, anche essere
sottoposti a ricatti incrociati, è
altrettanto vero che i contenuti
di quei filmati sono di innegabile
interesse pubblico.
Questo anche se, il fatto che
stiano uscendo proprio in questi
giorni, denota un altrettanto
innegabile finalità politica di
chi li abbia voluti mettere in
circolazione. Di ipotesi sul
mandante, uno o più di uno, ne
circolano parecchie: chi dice
Gabriele Gatti; chi non esclude
che vengano dalla stessa area
socialista che vede la corrente
di Erik Casali e Federico Pedini
Amati (vedi a lato) oggi in contrapposizione
con la dirigenza
del partito in mano a Paride
Andreoli e a Germano De Biagi;
chi ritiene che il mandante
possa essere qualcuno che ha
intenzione di bloccare l’azione
della magistratura.
Dai filmati emerge un contesto
politico affaristico nel quale si
parla di milioni di euro come
se si trattasse di bruscolini, si
discorre di debiti imponenti con
le banche, con esposizioni che
vengono trattate come scoperti
di carta straccia da coprire con
altra carta straccia. Il tutto con
il beneplacito e la mediazione
della politica.
I filmati su Germano De Biagi
I filmati in circolazione adesso
riguardano il patron dell’ex
Electronics. Dopo quello relativo
al presunto voto di scambio
nei quali Gianluigi Carrirolo
chiedeva un consolato in Libia
in cambio di un centinaio di
voti agli esponenti del partito
socialista, ne spuntano altri
in cui è presente lo stesso De
Biagi. E di cosa si parla? Delle
sue aziende, delle difficoltà che
stanno incontrando e di come
ristrutturarle uscendo da un
quadro di esposizione preoccupatne,
nei confronti delle banche,
importante. Ma soprattutto
si parla del confronto con membri
di governo e di come trattare
le esposizioni di De Biagi e i
suoi interessi in Bcs, in periodo
di commissariamento della banca
e della sua cessione ad Asset
Banca. Ma non solo.

Si parla della Se.Fi.
Emerge dal video come alla
Se.Fi., finanziaria della famiglia
De Biagi, venga consentito di
operare nonostante non abbia
più capitale sociale. Lo dice
Carrirolo, che cita spesso a De
Biagi il suo rapporto con tale
“Claudio” (all’epoca al governo
c’era Podeschi) e parla come
se fosse un frequentatore assiduo
del Palazzo. Il tutto per
avallare il fatto che ai problemi
finanziari dell’allora patron di
Electronics, anche da Via del
Voltone e dal governo ci possa
essere una certa disponibilità ad
andargli incontro.
Il dialogo
In una conversazione dice
l’imprenditore veneto: “Il fatto
che non hai più capitale sociale
sulla Se.Fi., che ti fanno
lavorare… questo ti dimostra
che…”
“No, no… ma una mano me
l’hanno data, hanno anche capito”,
dice De Biagi.
Chiede allora Carrirolo: “Comunque…
l’hanno data, ma
cosa hai fatto te per loro?”
“Cazzo… gli ho salvato il Paese…
e il culo a loro”, risponde
De Biagi
Carrirolo: “Se non veniva la
vendita della banca (si parla
della cessione di Bcs ad Asset,
ndr.) che fine faceva Valentini?”
De Biagi: “Doveva dare le dimissioni”
Carrirolo: “E il governo cosa
succedeva?”
De Biagi: “Un casino…”
Carrirolo: “Cadeva o no il governo?”
De Biagi: “Sì”
Carrirolo: “Penso che si debbano
sempre inginocchiare
davanti a te…”
E se lo dice Carrirolo.
La conoscenza in anticipo
Dal video emerge anche come
De Biagi, i giorni prima che la
relazione della Commissione
Consiliare Antimafia entrasse in
Consiglio, ne conoscesse già i
contenuti. Come lui, evidentemente,
anche molti altri.
E’ anzi proprio questo l’elemento
che consente di collocare
temporalmente i video che
recano delle date sbagliate, probabilmente per un errato settaggio
della microcamera. Germano
De Biagi, infatti, parla della
relazione della Commissione
Antimafia, entrata nella seduta
del Consiglio iniziata lunedì 17
settembre 2012, e poi letta nei
giorni successivi. Fino a quel
momento, a parte i membri
della Commissione, nessuno
avrebbe dovuto conoscerne i
contenuti. Evidentemente, tuttavia,
non fu proprio così.
Infatti, il 12 settembre 2012,
parlando la notte con Carrirolo,
che lo registra, De Biagi cita
Stolfi e Podeschi. Sostiene che
il primo, anche se si ricandiderà,
non riuscirà ad essere eletto,
mentre il secondo, poiché è al
potere, sarebbe “andato su”.
Alla fine, per dovere di cronaca,
nessuno dei due si candidò,
ma ciò non implica che non abbiano
fatto campagna elettorale
per i rispettivi “cavalli”.
De Biagi: “Adesso vedrai anche
lunedì… non c’è penale
non c’è niente, ma quando tu
vieni fuori che sei immischiato
con Livio Bacciocchi, che l’hai
avvicinato, che hai preso… hai
capito? Antonello Bacciocchi
poi era il portatore…”
Carrirolo: “Il portatore tra
Stolfi e Livio Bacciocchi?”
De Biagi: “Eh…”
Carrirolo: “Anche Antonello è
un Bacciocchi?”
De Biagi: “Antonello Baciocchi
è il più tangentaro in assoluto…
lui veniva all’Electronics
a prendere tutto e non pagava
niente…”
Carrirolo “Pure quello!”
De Biagi: “Porca puttana…
finchè un giorno gli ho detto a
lui, ed era Segretario di Stato:
non gli date più un cazzo se
non paga. Hai capito? Perché
mi sono rotto il cazzo!”
Carrirolo: “Ah… perché arrivava
sistematicamente comprava
e non pagava?”
De Biagi: “ Dì, veniva e non
pagava. Lui, io gli ho fatto fare
due volte il Capitano Reggente
che dovevo farlo io, perché se
no non andava su a due elezioni…
capito?”
Carrirolo: “Notte Germano”
De Biagi: “Ciao, buonanotte”.

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